Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Potrebbero scattare nei prossimi giorni le sanzioni o l’ordine di chiusura per le sale slot che sulla base della nuova normativa che obbliga la distanza di almeno 500 metri dai luoghi sensibili dovevano dichiarare la scelta di delocalizzare o chiudere e non l’hanno fatto
Pur al netto delle deroghe previste per venire incontro alle difficoltà di alcuni imprenditori obbligati a delocalizzare, prosegue il piano del Comune di Modena per delocalizzare o chiudere sale slot o locali con all’interno le cosiddette macchinette per il gioco d’azzardo, che si trovano a meno di 500 metri dai luoghi cosiddetti sensibili. Tra questi case, scuole, chiese. Sono ben 495 quelli individuati nel Comune di Modena. La direttiva dell'Amministrazione comunale, che ha recepito la normativa regionale, obbligava le 29 aziende che dall’analisi ricadevano nel raggio dei 500 metri dai luoghi sensibili, a comunicare, entro il 23 dicembre, al comune se delocalizzare in altri luoghi dove la distanza è rispettata, o chiudere.
Dopo alcune verifiche, accertamenti e correzioni valutate caso per caso (alcune sale hanno chiuso, una ha deciso di lasciare Modena per trasferirsi in Romagna), nell’elenco delle sale da delocalizzare o da chiudere ne sono rimaste 23. Quelle che entro dicembre non hanno comunicato le loro intenzioni rischiano ora sanzioni amministrative e il provvedimento di chiusura coatta. L’assessore alla legalità del Comune di Modena Andrea Bosi, conferma che gli uffici comunali e della Polizia municipale sono al lavoro da settimane per verificare le singole posizioni e procedere, rimanendo disponibile a valutare ogni singola situazione, 'consapevoli - afferma l'Assessore Bosi - della difficoltà nell'ottemperare a disposizioni importanti ed impattanti. Ciò non toglie che la linea assunta dal Comune con provvedimenti iniziati nella scorsa estate non cambia'
Nel video, l'intervento di Andrea Bosi, Assessore alla legalità Comune di Modena
Un provvedimento, quello del Comune di Modena, in linea con la nuova legge regionale, criticato da Confindustria nell'autunno scorso. Il rischio per la rappresentanza delle imprese del gioco che la mancanza di spazi in cui delocalizzare obbligherebbe di fatto le aziende a chiudere, con ripercussioni negative sull’occupazione, e sul rischio di lasciare spazio alla criminalità organizzata che gestisce il gioco d’azzardo al di fuori della legalità. Rilievi respinti dall’Assessore comunale Bosi che rispose, numeri e cartine della città alla mano, come sarebbero un centinaio gli occupati oggi nelle sale dedicate esplicitamente al gioco d’azzardo che devono delocalizzare, e che 'gli spazi per delocalizzare, e per continuare ad operare, ci sono, soprattutto nell'area esterna al perimetro della tangenzale. Nessun rischio in più di infiltrazione della criminalità organizzata'
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>