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La replica di Sinistra Italiana Modena alla discussione degli ultimi giorni che ha visto contrapporsi il capogruppo Pd in consiglio comunale Poggi (https://www.lapressa.it/articoli/politica/poggi-pd-al-m5s-promettere-la-luna-una-cosa-governare-unaltra) e il M5s (M5s: Poggi (Pd) fa il professorino e prova a 'rivisitare' la realtà).
SI: 'È vero, come dice il capogruppo PD Fabio Poggi, che i grillini hanno scritto cose contraddittorie sulla protesta delle sei associazioni di costruttori che chiedono mano libera per riempire di case fino alla tangenziale.
I 5 Stelle, infatti, hanno scritto di concordare coi costruttori che sono per il consumo a gò gò del territorio e, contemporaneamente, hanno chiesto …il consumo zero del territorio! Una evidente contraddizione, la prova che il M5S ha scarsa cultura di governo.
Anche il PD, però, si vanta di un “cambio di rotta green” quando invece accetta la costruzione dei 550 alloggi di Vaciglio e poi di Santa Caterina e poi di Via Rosselli ecc.
Il cosiddetto “Avviso”, infatti, è molto opportuno in quanto taglia gli enormi eccessi di aree edificabili previste da Sitta ma calmiera parzialmente le previsioni di espansione, permettendo comunque la possibile costruzione, nei prossimi cinque anni, di oltre 150 ettari oggi a verde.
Noi siamo convinti, comunque, che non tutti quegli ettari edificabili saranno costruiti perché non esiste il mercato per la commercializzazione di quelle migliaia di alloggi, capannoni e uffici.
Il vero calmiere oggi è il mercato che non tira.
Purtroppo nell’Avviso non è stato previsto un criterio di compensazione, di dare cioè priorità a quegli interventi che compensano il consumo di terreni vergini riportando a verde aree già urbanizzate.
Non si mira al “saldo zero” che pure era nel programma elettorale di Muzzarelli.
In realtà ciò che manca da tutti questi discorsi, sia nella confusione grillina sia nelle scelte della Giunta, è l’attenzione per la rigenerazione urbana, per il recupero delle migliaia di edifici ormai svuotati e semiabbandonati disseminati per la città. Ci sono quartieri come il Villaggio Artigiano, parte della Sacca che attendono da tempo un risanamento strutturale e sociale, ci sono centinaia di capannoni ex produttivi ed edifici residenziali fatiscenti abbandonati un po’ ovunque.
Si tratta certamente di un’impresa impegnativa ma è sul recupero urbano che si potrebbe valutare la svolta ambientale e sociale che noi vorremmo. Questa sarebbe la “svolta buona” dell’urbanistica modenese'.