Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Nel 2021 è stato istituito il cosiddetto “Ministero della Transizione ecologica”, il dicastero successore dell’ex Ministero dell’Ambiente. Si tratta di un passo importante per la svolta green in Italia: quello del riciclo è un tema fondamentale, soprattutto se si pensa alle generazioni future.
Non basta però separare la plastica e l’umido dai rifiuti domestici, esistono moltissimi materiali di scarto soprattutto derivati dai processi produttivi delle aziende. Per questi scarti sono necessari degli specifici macchinari per il riciclo e il lavaggio.
Da anni CME, azienda di Modena, progetta e produce macchine e tecnologie che permettono di recuperare un gran numero di materiali di scarto provenienti da diversi settori industriali. Le tecnologie studiate e sviluppate dall’impresa modenese permettono il riciclo mediante una serie di trattamenti particolari: per quanto riguarda il settore edile, ad esempio, si possono separare le acque reflue dalla sabbia, consentendo in questo modo il riutilizzo di entrambi i materiali per differenti scopi.
Inoltre, grazie ad un accurato processo di asciugatura, alcune tipologie di sabbia acquistano addirittura un maggior pregio.
Lo stesso accade per le cave di marmo, dove grazie all’uso di un macchinario per la selezione e il lavaggio si può prelevare il carbonato di calcio, successivamente impiegato anche nell’industria alimentare.
I macchinari e le tecnologie di CME possono essere utilizzati anche per la separazione dei rifiuti domestici: grazie ai vagli vibranti e rotanti, adattabili a diverse situazioni ed esigenze specifiche, sono in grado di risolvere il problema della selezione dei rifiuti, consentendo quindi il loro smaltimento o il loro successivo riciclo.
CME mantiene una posizione competitiva anche nel mercato internazionale, infatti le sue macchine sono operative in diversi paesi in tutto il mondo. Il punto di forza dell’azienda, nonché elemento differenziate, è il servizio di manutenzione tecnica a 360°, mettendo in campo gli esperti più competenti per garantire il corretto funzionamento delle macchine.
“L’impatto ambientale dei processi produttivi, grazie all’utilizzo di queste tipologie di macchinari, viene ridotto notevolmente, fornendo inoltre nuovi materiali derivati dagli scarti con proprietà ed usi ancora diversi” ci spiega Antonella Carani, titolare dell’impresa metalmeccanica con sede a Modena. L’imprenditrice ha concluso dicendo: “La transizione ecologica oggi è necessaria, partendo dai piccoli gesti quotidiani fino al recupero dei materiali di scarto, per non distruggere il meraviglioso mondo in cui viviamo. Il recupero degli inerti dona una seconda vita ai materiali di produzione, è nostro dovere intraprendere questa strada”.
Per ottenere informazioni aggiuntive sui servizi e sui macchinari progettati da CME, visitate il loro sito internet www.cmeitaly.com, oppure seguite le loro pagine social su Facebook e Linkedin.
Articolo a cura di www.tgimprese.com
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>