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Nel Palais Royale Saloon di San Francisco, il 23 novembre 1890, entra in funzione il primo juke box.
È un apparecchio un po' rozzo costituito da un fonografo funzionante solo con l'introduzione di una monetina e con la scelta della canzone da parte dell'ascoltatore.
Il ripiano superiore mostra il meccanismo interno di selezione dei dischi, nella parte inferiore, invece, trova posto il controllo delle monete, la cassaforte e il sistema elettronico di selezione.
Il juke box ha segnato la storia dell'intrattenimento pubblico nei bar ed è uno dei simboli degli anni 50 in Usa.
Il meccanismo, a Margherita, contenente i dischi si muove finché il disco selezionato si trova sotto il bracetto meccanico che li sposta nel piatto del giradischi. La diffusione della nuova macchina musicale ebbe dell'incredibile. Nel 1936 la ditta Wurlitzer vendette più di 40.
000 juke boxes in pochi anni; il mercato fu poi invaso anche dagli altri due colossi del settore: la Seeburg e la Rock-Ola.
Gli apparecchi prodotti in quegli anni avevano il mobile in legno e permettevano di selezionare un massimo di 12 dischi a 78 giri. La Seeburg fu la prima, nel 1938, a produrre un juke-box decorato e illuminato. I designer proposero poi apparecchi dalle forme sempre più accativanti.
Nell'immediato dopoguerra il famoso modello,di juke box, 1015, prodotto dalla Wurlitzer divenne il simbolo della voglia di divertirsi degli americani. Ancora oggi il 1015 è un modello molto ricercato dai collezionisti.
Nel 1948 la Seeburg presentò il modello M100A che consentiva la scelta tra 100 dischi.
Solo a partire dal 1952 la Wurlister riuscì a contrastare il predominio dei nuovi juke box della Seeburg. Il gettone che cade nella fessura, il rumore dei dischi che scorrono durante la selezione, le luci colorate e i brani che partono da quella irresistibile'macchina musicale'.
Era questo lo spettacolo suggestivo messo in scena dai juke boxes, che fece sognare giovani e non solo, spopolando nei bar e donando gioia di vivere.
Redazione Pressa
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