L'esecuzione del trapianto di cuore fu presentato ai media come un grande trionfo della medicina: Barnard divenne in breve una star internazionale.Appurato che l'operazione era tecnicamente riuscita, il 2 gennaio 1968, il noto chirurgo tentò un secondo intervento. A ricevere un cuore nuovo fu stavolta un dentista 59enne che sopravisse per più di un anno.Solo recentemente, decenni dopo l'intervento, si sono scatenate le polemiche su quella sfida più etica che medica. Secondo molti illustri medici Barnard partì troppo presto ad eseguire trapianti di cuore, quando lo stato delle conoscenze era ancora limitato. Il merito di Barnard fu però quello di indurre la comunità medica a decidere e ad adottare criteri comuni per la definizione di 'morte cerebrale'.
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