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Barnard esegue il primo trapianto di cuore: 3 dicembre 1967

Barnard esegue il primo trapianto di cuore: 3 dicembre 1967

Il cinquantatreenne Louis Washansky divenne il primo essere umano ad essere sottoposto ad un trapianto del cuore


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Il 3 dicembre 1967, a Città del Capo (Sudafrica), il cinquantatreenne Louis Washansky divenne il primo essere umano ad essere sottoposto ad un trapianto del cuore, ma morì dopo 18 giorni a causa di una polmonite. L'operazione venne eseguita dal team guidato Christian Barnard. Ai tempi l'idea di asportare un cuore ancora battente significava andare contro un limite: nessuno osava fare il primo passo, temendo polemiche nel caso di un fallimento.
Barnard era disposto a correre dei rischi e scalpitava per mettere a frutto le sue competenze. Il chirurgo individuò subito il candidato ideale per il trapianto: un droghiere di mezza età che aveva un cuore molto ammalato. L'opportunità si presentò il 2 dicembre 1967 quando fu ricoverata una giovane donna im coma irreversibile. Il giorno dopo Barnard eseguì l'operazione che durò 5 ore di sala operatoria.
L'esecuzione del trapianto di cuore fu presentato ai media come un grande trionfo della medicina: Barnard divenne in breve una star internazionale.

Appurato che l'operazione era tecnicamente riuscita, il 2 gennaio 1968, il noto chirurgo tentò un secondo intervento. A ricevere un cuore nuovo fu stavolta un dentista 59enne che sopravisse per più di un anno.
Solo recentemente, decenni dopo l'intervento, si sono scatenate le polemiche su quella sfida più etica che medica. Secondo molti illustri medici Barnard partì troppo presto ad eseguire  trapianti di cuore, quando lo stato delle conoscenze era ancora limitato. Il merito di Barnard fu però quello di indurre la comunità  medica a decidere e ad adottare criteri comuni per la definizione di 'morte cerebrale'.

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