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Disastro di Seveso: era il 10 luglio 1976

Disastro di Seveso: era il 10 luglio 1976

Una nube tossica di diossina a Seveso provocò un disastro ambientale


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Seveso è conosciuta come la Chernobyl italiana a causa del disastro avvenuto il 10 luglio 1976. Una nube di diossina altamente tossica, causata da un incidente all'impianto di raffreddamento negli stabilimenti della fabbrica ICMESA dove si produceva un componente chimico utilizzato per diserbanti, si riversò nell'atmosfera.
Fin dalle prime ore gli abitanti lamentarono irritazioni agli occhi, difficoltà respiratorie e comparse di cisti. Molti danni si registrarono sull'ecosistema con la morte di centinaia di animali e la distruzione della vegetazione. La capacità della diossina di accumularsi nel suolo spinse, le autorità, all'evacuazione degli abitanti più vicini all'incidente e ad avviare i primi lavori di bonifica.
Furono rimossi i primi 25-30 centimetri di terreno insieme alle strutture più contaminate. Dal punto di vista sanitario i piani di monitoraggio, negli anni successivi al disastro, indicarono un aumento dei casi di linfomi in soggetti esposti e una maggior mortalità per malattie cardiocircolatorie.
La gravità della vicenda portò però anche anche un aspetto positivo: a livello europeo, nel 1982, fu adottata una 'Direttiva Seveso' che istituì regole comuni per la gestione di attività industriali pericolose.

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