Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
La giornata mondiale contro lo spreco alimentare vuole far conoscere il fenomeno della perdita di cibo, ancora commestibile, che si ha lungo tutta la catena di produzione e sensibilizzare a non buttare cibo ancora utilizzabile. Per ridurre lo spreco occorre, ad esempio, non buttare il cibo troppo maturo o ammaccato, che può essere utilizzato per fare dolci. È importante anche riutilizzare gli avanzi creando nuove ricette e non servire porzioni troppo abbondanti. Occorre altresì comprare solo quantità di cibo di cui si ha bisogno e congelare cibo fresco o avanzi prima che si rovinino.
I Paesi più virtuosi sono il Sudafrica e il Giappone, nelle loro case si spreca circa la metà di cibo rispetto all'Italia; in Europa il Paese più virtuoso è la Francia.
Le perdite finanziarie dovute allo spreco alimentare sono enormi, sia per i produttori che per i consumatori. Sprecare cibo contribuisce inoltre, in maniera importante all'inquinamento globale. Lo spreco di cibo è responsabile di 4,8 miliardi di tonnellate di gas serra emessi nell'atmosfera. Si pensi poi che per produrre cibo che non verrà consumato vengono inutilmente utilizzate risorse naturali e generate emissioni nell'atmosfera e rifiuti. I Paesi dell'UE sono impegnati a rispettare l'obiettivo di diminuire notevolmente gli sprechi entro il 2030 che è anche quello delle Nazioni Unite.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>