La situazione, concreta, che lo spinse a scrivere 'Pacem in Terris' fu la crisi di Cuba e proprio attraverso il suo intervento la crisi si sbloccò e si scongiurò una guerra.
L'enciclica, scritta dal Papa 'Buono' fu quasi un testamento spirituale lasciato a tutti gli uomini di buona volontà. La Pacem in Terris aiutò a capire che cosa è la guerra e che cosa è la pace.
La pace non è solo il tacere delle armi ma si fonda su 4 pilastri: la verità, la giustizia, la solidarietà e la libertà.
Per Papa Giovanni la verità è quella dell'uomo. Spesso, nei fatti, noi abbiamo l'idea di valere più degli altri e non riconosciamo il valore della persona umana.
Per una presunta verità si sono fatte guerre di religione e dal non riconoscimento del valore della preziosità della persona deriva anche l'affondamento della giustizia.
La solidarietà poi non deve essere una virtù facoltativa ma un dovere di giustizia.
Ultimo pilastro della Pace è la libertà che deve coincidere con la non violenza e le ragioni dei più deboli.
La guerra spesso è innescata da quelli che si credono più forti e vogliono risolvere i problemi con la violenza.
Gesù, nel Vangelo, spiega una ricetta dell'amore per evitare conflitti non solo causati dalla guerra ma anche nella vita quotidiana: 'Quando Gesù riceve uno schiaffo dal Servo del Sinedrio 'porge l'altra guancia' e risponde alla violenza con la non violenza, in modo che anche l'altro, smetta la violenza.
Papa Giovanni XXIII esorta, tutti gli uomini di buona volontà di cercare tutti i modi per risolvere i problemi senza violenza. Solo in questo modo possiamo essere di aiuto e intraprendere un autentico cammino di Pace è di libertà per tutti.