Salvo D'Acquisto dona la vita per salvare 22 innocenti: 80 anni oggi
Il giovane Brigadiere decise di autoaccusarsi dell'incidente, sacrificando la propria vita in cambio delle 22 persone
23 settembre 2023 alle 06:01
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Era il 23 settembre 1943 quando Salvo D'Acquisto decise di sacrificare se stesso per salvare la vita a 22 persone innocenti. A soli 23 anni disse alla SS: 'La mia vita in cambio di quella dei prigionieri' e dopo poche ore venne giustiziato. Salvo D'Acquisto era nato a Napoli il 15 ottobre 1920; a 19 anni si arruolò come volontario nell'arma e il 15 gennaio 1940 divenne carabiniere. Venne mandato a Tripoli, dove rimase per due anni; rientrò poi in Italia nel 1942 in piena Seconda guerra Mondiale. In quello stesso anno frequentò un corso ricevendo poi la nomina di Vice Brigadiere. A quel punto venne inviato a prestare servizio vicino a Roma, alla stazione Torrimpietra.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 un reparto delle SS occupò una caserma abbandonata alla Torre di Palidoro. Alcune casse di munizioni che erano all'interno di un deposito, per cause accidentali, saltarono in aria. Nell'esplosione un soldato tedesco rimase ucciso e altri due si ferirono. Le truppe tedesche consideravano l'esplosione un'imboscata messa in atto dagli italiani. L'ufficiale nazista allora ordinò di rastrellare 22 persone, prese tra le abitazioni. I nazisti li condussero ai piedi della Torre di Palidoro per fucilarli. Salvo D'Acquisto andò sul posto e fece di tutto per salvare quegli innocenti dalla fucilazione: cercò di dissuadere l'ufficiale nazista che si era trattato di un incidente, ma senza risultato. Il giovane Brigadiere decise allora di autoaccusarsi dell'incidente, sacrificando la propria vita in cambio delle 22 persone. Affrontò così da solo la morte e divenne un eroe della storia gloriosa dell'arma. Il 25 febbraio 1945 alla sua memoria venne consegnata ai famigliari la Medaglia d'oro al valore Militare.
Redazione Pressa
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