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L'invenzione della motocicletta viene fatta risalire all'ingegnere francese Louis Guillame Perreaux, che depositò il relativo brevetto (n. 83691) il 16 marzo 1869.
Il suo prototipo era un veicolo a due ruote alimentato a vapore chiamato 'Velocipede a Grand Vitesse'.
Pochi mesi dopo, Perreaux, depositò altri brevetti, fino a quello quasi definitivo del 1871 che aveva un motore a vapore alimentato ad alcool, olio per lampade o petrolio. Negli anni successivi apportò ulteriori miglioramenti; il modello definitivo, prodotto in 6 esemplari, riusciva a raggiungere la velocità di 35 km/h.
Oggi l'unico esemplare visibile è al Musèe de l'Ile-de-France. L'invenzione della prima motocicletta, come ogni altra invenzione, ha permesso ad altri di migliorare i modelli e i motori. La prima vera e propria due ruote con il motore a scoppio fu creata da Gottlieb Daimler. E poi quante innovazioni.
Dal 1912 presero il via i campionati di motociclismo e poi tutto il resto è storia con modelli di moto super prestanti. Si deduce che l'invenzione della motocicletta, come ogni altra invenzione, è il risultato di un processo creativo collettivo di inventori, che riescono a interpretare meglio di altri i mutamenti della realtà e ad anticiparli. Oggi, come un tempo, il singolo conta e riesce attraverso le storie del passato a fare scelte per il futuro.
Redazione Pressa
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