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La chiusura della campagna elettorale di Michele De Pascale, candidato presidente della Regione Emilia-Romagna, al Baluardo della Cittadella di Modena, ha sollevato non pochi, anche se celati, malumori tra la rappresentanza femminile nei partiti del campo largo. Nonostante l'importanza dell'evento e la partecipazione di numerosi sostenitori, un aspetto ha suscitato mugugni tra diversi osservatori e attivisti: l'assenza di donne e di candidate donne sul palco. Né prima, né durante, né al termine degli interventi.
L'incontro, che ha rappresentato il culmine della campagna, ha visto la presenza esclusiva di uomini tra i principali oratori. Un palco tutto al maschile, quello al Baluardo della Cittadella. Tra i presenti c'erano anche esponenti di spicco della politica locale e nazionale, ma nessuna figura femminile è stata messa in evidenza durante la serata. Anche solo rispettando quella che era la rappresentanza intorno al candidato presidente De Pascale, ovvero quella dei capilista o rappresentanti della lista.
Per il Movimento 5 stelle Massimo Bonora, per i Civici per De Pascale Giovanni Taurasi e per AVS Paolo Trande. In questa logica, perché non fare salire sul palco anche la capolista PD Stefania Gasparini? La questione, oltre che di rappresentanza politica, ha sollevato interrogativi sulla visibilità e il riconoscimento delle donne nel contesto politico regionale del centro sinistra, soprattutto in una campagna che si è svolta sotto il segno degli slogan sulla parità di genere e dell'inclusività.
Le critiche e i mugugni erano evidenti già nel corso della serata e trasversali ai partiti e ai movimenti. Concordi nel mettere in luce, anche senza sfociare in polemica pubblica, poco conveniente a due giorni dal voto, questa assoluta mancanza di rappresentanza femminile. Inversamente proporzionale all'attenzione dichiarata rispetto alle tematiche di genere, soprattutto in una regione come l'Emilia-Romagna, storicamente e dichiaratamente attenta alle politiche di inclusività.
'La politica non può prescindere dalla partecipazione delle donne, che costituiscono una parte fondamentale della nostra società e della nostra economia' - ha dichiarato una delle candidate presenti, sottolineando che l'assenza di figure femminili sul palco non è solo un errore simbolico, ma anche un messaggio che rischia di rinforzare gli stereotipi di una politica dominata dagli uomini'
Scontato notare come sebbene il partito di De Pascale si sia sempre speso e vocato alla parità di genere, l'assenza di candidate donne in posizioni di rilievo durante l'evento finale della campagna ha evidenziato una discontinuità tra le dichiarazioni e la realtà della rappresentanza politica. Come die, la battaglia per la parità di genere non può limitarsi solo a proclami e slogan, ma deve riflettersi concretamente nelle scelte politiche e nei momenti simbolici, come la chiusura di una campagna elettorale. Anche rispetto ad una controparte di centro destra che ha espresso la prima presidente del consiglio donna alla guida del paese.
Gi.Ga.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>