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I martiri del capitalismo di provincia

I martiri del capitalismo di provincia

Nel Pd dell’area carpigiana, la solidità sembrava un cappotto cucito su misura, ma a Novi se lo sono tolto all’ultimo minuto


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E così la Corte dei Conti ha fatto esplodere l’operazione Aimag-Hera con una bordata che non ammette aggiustamenti: mancano motivazioni analitiche, alternative non considerate, trasparenza zero, e perfino l’ombra di una gara “a doppio oggetto” è scomparsa nel nulla: in altri tempi qualcuno avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni, ma tant'è... Ma questi son altri tempi, dove non solo ci si vergogna per la figuraccia anzi, si rilancia la questione. E così i “martiri del capitalismo di provincia”, ergo Ruggiero, Valentini e compagni si sono lanciati contro il muro giudiziario con le loro bombe giuridiche (“no gara”, “bilancio ignorato”, “convenienza negativa”) sperando in un’esplosione politico-redditizia. Ed ecco che gran parte del Pd delle Terre d’Argine ha deciso di seguirli, firmando note, invocando compattezza, imbellettando rinunce, ma ecco che un “martire” non si è presentato sulla linea del fronte: Zanotti, da Novi, si è voltato, ha tirato il freno a mano e si è defilato. Mentre tutti saltano, lui resta a osservare col suo: “scusate, ma secondo me il conto lo paga chi resta vivo”. Ecco le conseguenze: i martiri si auto-inceneriscono per Hera, ma chi ha buon senso, o paura di fare figuracce, evita di finire con le tasche vuote e i conti da saldare. Morale. a ben vedere nel Pd dell’area carpigiana, la solidità sembrava un cappotto cucito su misura, ma a Novi se lo sono tolto all’ultimo minuto. Il risultato? I martiri del capitalismo… tranne uno!
Paride Puglia

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