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'Un bilancio consuntivo che mostra quanto poco è stato fatto per la città e quanto è stato tolto ai cittadini'. Elisa Rossini, capogruppo Fdi-Popolo della Famiglia sintetizza così la bocciatura alla delibera sul Bilancio esaminata ieri in Consiglio comunale (qui l'articolo).
'Innanzitutto non posso che constatare con amarezza che agli approfondimenti che abbiamo chiesto in Commissione il 19 aprile è stata data risposta solo questa mattina alle 11. Avevamo richiesto chiarimenti in particolare sulle risorse che l'amministrazione intende investire nel Trasporto pubblico locale e sul quadro complessivo dei lavori legati alla edilizia scolastica. Ebbene, le risposte giunte a poche ore dal Consiglio comunale sono assolutamente generiche: sul fronte Tpl si parla solo di 'frequentissimi contatti tra Amo e gli uffici tecnici del Comune', mentre sul fronte scuola ci è stato fornito un elenco che indica o generica manutenzione straordinaria scuole per covid mentre avevamo chiesto di capire in concreto di cosa si trattava, oppure opere dirette ad ottenere certificazione incendi, miglioramento sismico, abbattimento barriere architettoniche e che quindi erano da fare anche senza Covid - continua Elisa Rossini -.
Del resto le lacune del trasporto pubblico in provincia di Modena sono certificate dallo stesso presidente Amo Burzacchini che proprio questa mattina ha rilasciato una intervista nella quale afferma che Modena e Reggio hanno uno storico sottofinanziamento rispetto alle altre province dell’Emilia Romagna e che questo è il motivo per cui l’aumento dal 50 al 60% della didattica fa sì che non si riesca a portare tutti a scuola con un turno unico creando così disagi enormi per famiglie e studenti. In questo quadro l’unica soluzione che propone la maggioranza qui a Modena è lo sportello psicologico per i ragazzi quando in verità ne avrebbe bisogno chi li costringe a questa situazione per carenze a cui non si vuole trovare soluzione'.
'Sul tema sicurezza in città è emblematico poi il caso Errenord. In particolare la giunta ha deciso di utilizzare l’Errenord per potenziare gli alloggi universitari.
Vi chiedo chi di noi andrebbe a vivere all’Errenord e quali genitori manderebbero i figli a vivere all’Rnord soprattutto se giunti a Modena da altre città. Oggi semplicemente non si tratta di una possibilità decorosa - aggiunge Elisa Rossini -. Un ultimo importante accenno all’aumento dell’addizionale comunale all’Irpef che ha gravato in modo particolare sul ceto medio essendo stato applicato sugli scaglioni intermedi. Quali ragioni aveva e ha il Comune di Modena per decidere e confermare questo aumento? L'ostinazione nell'aumentare sempre più le entrate è incomprensibile in considerazione anche del fatto che l’avanzo di gestione disponibile è addirittura superiore a quando indicato nel bilancio di previsione passando dai 5 milioni ai 9 milioni 935 quindi quasi il doppio e che il Comune si prepara a riscuotere i dividendi di Hera che sono pari a circa 10 milioni. Tutto ciò ovviamente senza ridurre la Tari, come ripetutamente chiesto dalle opposizioni'.
Redazione Pressa
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