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'Ingiustificato' e 'sproporzionato rispetto ai temi in discussione non da uno, ma da cinque anni'. Così il presidente di Seta Vanni Bulgarelli ritorna a bollare oggi lo sciopero non unitario di 24 ore indetto per sabato prossimo dai sindacati di categoria del trasporto pubblico nei bacini serviti dall'azienda (Modena, Reggio Emilia e Piacenza). Una protesta, quella che rivendica per i lavoratori diverse condizioni contrattuali, di turni di lavoro e di comfort e sicurezza a bordo dei mezzi, da cui la Cgil si è sfilata e sta trattando con Seta (un prossimo incontro ci sara' lunedi' 18). Ad incrociare le braccia, quindi, saranno le sigle sindacali Fit-Cisl, Usb, Ugl e Faisa-Cisal. Ma Bulgarelli, a margine della presentazione di sei nuovi 'jumbo' per la flotta reggiana, continua a tenere il punto e a rivendicare le ragioni delle politiche adottate.
'Come sempre- commenta- noi abbiamo fatto tutte le proposte che sono sostenibili da parte dell'azienda e riteniamo fondate per migliorare le condizioni di lavoro. Su questo nostro impegno siamo coerenti e fattivi, sia per quanto riguarda i neo assunti dove c'e' un ulteriore passo in avanti che siamo disponibili a fare, sia per quanto riguarda anche il tema dello straordinario che e' ancora in calo su tutti i bacini'. Questa, prosegue il presidente, 'e' la dimostrazione nei fatti. Riteniamo ancora una volta che la scelta dello sciopero sia sproporzionata rispetto ai temi in discussione e che stiamo discutendo non da uno, ma da cinque anni e su cui si fanno via via passi in avanti, ma anche ingiustificata'.
Perche', prosegue il presidente di Seta, 'neanche se questa fosse un'azienda che licenzia, che non dà gli stipendi, che taglia il personale o dà la cassa integrazione. E', nonostante tutto, un'azienda che investe come dimostra la presentazione di oggi, aumenta il personale come dimostra il trend per cui non si sostituisce solo integralmente il turn over, ma si rafforza e potenzia l'organico e soprattutto un'azienda che migliora le condizioni di lavoro, come dimostra l'applicazione del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro che costa all'azienda due milioni in piu' e con i neo assunti'. Bulgarelli è un fiume in piena e prosegue: 'Seta non è sorda e cieca alle istanze presentate dalle organizzazioni sindacali, ma non possiamo indebitarci senza sapere se nel 2018 gestiremo ancora il servizio o cosa accadra' nel 2019. Il nostro poi e' un bacino sottovalutato in termini di servizi e corrispettivo per chilometro'. I problemi insomma sono sotto gli occhi di tutti, ma dai sindacati 'noi ci aspettiamo un altro tipo di risposta', conclude il presidente.
Redazione Pressa
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