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La nuova concessione per la A22, l'Autobrennero, dalle parti di Modena e Reggio Emilia ha fatto risalire le speranze di realizzare la Cispadana. Ma oggi, da Modena, il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, avvisa tutti e sconsiglia facili 'equazioni'. La Cispadana 'e' una autostrada totalmente regionale. Gli amministratori regionali sanno perfettamente che se la vogliono fare devono trovare i soldi'. Gia' il sottosegretario alle Infrastrutture Michele Dell'Orco aveva avvisato nei giorni scorsi: 'Le Regioni socie avevano chiesto che con gli introiti dei pedaggi ci potessero pagare la realizzazione della autostrada Cispadana, ma il ministero si e' opposto'.
'Prima c'erano investimenti per circa 80 milioni di euro l'anno, ora saranno 140', grazie alla nuova concessione per l'Autobrennero, l'A22, che trasforma i dividendi in fondi da usare 'fino all'ultimo centesimo' per aumentare la sicurezza dell'infrastruttura e per le opere di adduzione.
E questa 'e' una cosa straordinaria' per la quale il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, si dice 'molto, molto felice'.
La novita' sull'A22 arriva nel quadro di un'azione di Governo che sta 'sbloccando tutta una serie di cantieri e dossier fermi', la inquadra Toninelli oggi a MODENA in visita al Motor fest, l'erede del Motor show bolognese che celebra l'Emilia-Romagna terra di motori. Quella per l'Autobrennero e' la prima concessione 'totalmente pubblica' con un consorzio di enti pubblici che appunto 'useranno fino all'ultimo centesimo gli utili per reinvestire sul territorio'; cambia, dice Toninelli, 'il paradigma: perche', prima era 'facciamo i soldi per dividerceli', legittimamente; ora e' 'gli utili li reinvestiamo''. E nel dirlo esclude che questo comporti un danno per le casse degli enti pubblici che prima introitavano quelle risorse da usare per altri interventi locali. Il beneficio locale resta, e' la rassicurazione del ministro: gli utili sono 'vincolati al riutilizzo sul territorio'.
E Toninelli vede nel modello della A22 anche il nuovo strumento per recuperare il gap di manutenzione anche su altre infrastrutture. Oggi pero' di A22 sono socie le Province, che pero' a Roma (specie il M5s) si vogliono abolire, viene fatto notare a Toninelli. 'Finche' esistono le Province entrano e ci fa piacere' che siano nel consorzio per la A22. Ma cio' non toglie che l'obiettivo resta ridurre 'i troppi enti intermedi' causa di 'troppi centri di spesa'.
Redazione Pressa
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