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'La UE ha semplicemente bloccato una vergognosa prassi che si è instaurata negli anni che si chiama proroga infinita che dura dal 2014. Il problema è che in 7 anni governo e soci autobrennero non sono stati capaci di trovare una soluzione e porre le condizioni per rispondere alla delibera europea del 2014 che dice semplicemente che un bene pubblico può essere dato in concessione senza gara a patto che questo sia interamente pubblico. Nessuno vieta che se domattina lo diventasse autobrennero la concessione potrebbe essere concessa, ma non è stato fatto nulla in questo senso ed ora i nodi vengono al pettine'. Silvano Tagliavini, storico referente del Coordinamento Comitato No autostrada Cispadana si strada a scorrimento veloce, non si meraviglia dello stop della Commissione europea al rinnovo della concessione della A22, e rilancia su quella che è la proposta storica del coordinamento, ovvero il progetto di Cispadana ma come strada a scorrimento veloce.
'Se alla situazione emersa dallo stop UE aggiungiamo le recenti dichiarazioni anche da parte della Regione secondo cui servono altri soldi e l’autostrada ad oggi non è sosteninibile finanziariamente, oltre al fatto che le merci verso il brennero, di fatto da Verona in sù, non viaggeranno più su gomma, ci porta a pensare e a chiedere di rivedere il progetto della cispadana, non più autostrada bensì come a strada scorrimento veloce, sostenibile finanziariamente, più vicina e al servizio del territorio.
Silvano Tagliavini non ha dubbi e la bocciaura e lo stop arrivato dall’europa al rinnovo della concessione ad autobrennero, può e deve essere l’occasione per ripensare al progetto nell’ottica di prospettiva europeo dello sviluppo infrastrutturale con le sfide delle nuove piattaforme della logistica già in parte realizzate e già in programma in varie aree al di sopra del PO.
Insomma per Silvano Tagliavini, intervistato telefonicamente sulla situazione e sulle prospettive, servirebbe quella visione che i politici al di sotto del PO stanno dimostrando di non avere'
Con lui facciamo un excursus su quanto è successo in questi anni e le ragioni del sostegno ad un tracciato di una strada s corrimento veloce
Nuovo scontro tra la Regione Emilia-Romagna e il Coordinamento cispadano No Autostrada. La recente risposta dell’assessore Andrea Corsini alla consigliera Giulia Gibertoni scatena la reazione del Coordinamento, in particolare nel passaggio in cui si parla dell’autostrada regionale come di un progetto 'a breve cantierabile'. 'Tutti sanno che è lungi da essere concluso l’iter del progetto definitivo a causa delle prescrizioni imposte dalla Valutazione di Impatto Ambientale ministeriale. Di conseguenza non è ipotizzabile a quando sarà redatto il progetto esecutivo, per cui potrebbero passare alcuni anni, sempre che nel frattempo vengano trovati i soldi necessari per aprire realmente i cantieri'.
E si invita la Regione a ripensare al progetto originario della Cispadana, come 'strada a scorrimento veloce'.