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E' gravissimo il 19enne rimasto ustionato nell'esplosione avvenuta stamattina all'interno di un appartamento in via Blasia a pochi passi dalla sinagoga ebraica in centro a Modena. Si tratta di uno studente universitario di Chieri, in provincia di Torino, ora ricoverato al reparto Grandi ustionati di Parma. In quel momento si trovava nell'appartamento al primo piano, dove è avvenuta l'esplosione. Ferito in modo lieve il suo coinquilino 46enne. La polizia, giunta sul posto poco dopo l'esplosione, ha tratto in salvo lui, una donna con una bambina al secondo piano e una anziana signora residente al terzo piano. Stanno bene ma traumatizzate. Al quarto ed ultimo piano vive, ed era in casa al momento dello scoppio, un medico, che ha lasciato autonomamente lo stabile.
A provocare lo scoppio all'appartamento al primo piano una fuga di gas pare causata dalla caldaia difettosa.
L'esplosione ha provocato il crollo del muro che dava su un cavedio, e questo pare abbia anche attutito, lasciando spazio, la forza distruttrice dell'urto.
Poliziotti eroi
La polizia allertata da una chiamata al 113 immediatamente dopo lo scoppio, è entrata nell'appartamento del 19enne da una finestra che affaccia sul cavedio, essendo l'ingresso principale sbarrato da detriti e calcinacci provocati dallo scoppio. Mentre uno di loro raggiungeva e prelevava il 19enne, altri due agenti hanno raggiunto e soccorso la donna con la figlia al secondo piano e l'anziana al terzo
Poteva essere una strage
La Procura di Modena indaga contro per disastro colposo. Poteva essere una strage, poteva esplodere l'intero palazzo. Il sostituto procuratore della Repubblica Lucia Musti ha aperto subito un fascicolo contro ignoti. Accertare le cause e le responsabilità all'origine di tale incedente è necessario