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Fonderie via Zarlati, a che punto è la dismissione?
La Pressa
Ad otto mesi dallo smantellamento della produzione pesante previsto dall'accordo a tappe tra proprietà e comune, il Comitato RAP denuncia il silenzio delle istituzioni: 'Molti passaggi dovrebbero essere stati fatti, ed era stato promesso un percorso trasparente e partecipato con i cittadini. Nulla c'è'
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I rappresentanti del Comitato Respiriamo Aria Pulita, da anni attivo nella denuncia dei problemi di impatto ambientale derivanti dalla presenza in area residenziale, alla Madonnina, dell'unica grande fonderia per lavorazioni pesanti a forno a carbone rimasta presente a Modena, torna all'ombra del camino attivo dell'impianto, per denunciare e squarciare il silenzio che a 8 mesi dal previsto stop all'attività pesante e alla delocalizzazione della produzione leggera in altra area della città, avvolge le istituzioni.
Il riferimento particolare e al Comune di Modena, che dopo avere definito il percorso di smantellamento e dislocamento di parte della produzione rimanente (dopo la cessazione di quella pesante, da attuare entro il 2021), si era anche impegnato con il Comitato stesso e più in generale con la città e rendere noto il rispetto della tempistica e delle tappe del protocollo per la dismissione, e partecipato con i cittadini il percorso per la bonifica e la restituzione alla città dell'area ex industriale.
'A questo punto, ad 8 mesi dalla prevista chiusura, passaggi come l'individuazione dell'area per la dislocazione della parte di produzione che rimarrà, così come informazioni sull'organismo di partecipazione dei cittadini, dovevano essere noti. Speriamo che il difetto sia solo di comunicazione e non legato al fatto che i passaggi propedeutici alla chiusura, ormai imminente, non siano stati fatti' - afferma la referente del Comitato Chiara Costetti. 'Chiediamo garanzie e chiarezza su quando ci è stato promesso sul rispetto degli impegni assunti' - ribadisce Pietro Bertolasi. 'Due anni fa l'Assessore Vandelli ci ventilava la possibilità che la fonderia potesse chiudere anche prima del 2022 ed il sindaco, sollecitato, rispondeva urlando 'non so proprio come dirvelo, la fonderia chiuderà entro la data prevista. Oggi non sappiamo nulla e regna un silenzio assordante che speriamo possa essere presto squarciato'
Redazione Pressa
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