Fdi: 'Il Pd relega Modena a ruolo di pattumiera dell’Emilia Romagna'
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Fdi: 'Il Pd relega Modena a ruolo di pattumiera dell’Emilia Romagna'

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A intervenire sul caos generato dalla nuova gestione-rifiuti a Modena è Fdi


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'E’ iniziata ormai da giorni la distribuzione delle pattumelle e del materiale per procedere alla raccolta porta a porta integrale in centro storico, ormai pronto all’avvio: per questo motivo abbiamo iniziato una lunga interlocuzione con gli esercenti ed in particolare con titolari di bar e ristoranti e, purtroppo dobbiamo registrare una grande confusione e una totale mancanza di comunicazione tra questi attori, Hera e Comune'. A intervenire sul caos generato dalla nuova gestione-rifiuti a Modena è Fdi attraverso il presidente cittadino Luca Negrini, il presidente provinciale Ferdinando Pulitanò e la consigliere Elisa Rossini.

'Tutto questo ci preoccupa anche e soprattutto perché dove la raccolta porta a porta è già partita, sono sempre più frequenti le disfunzioni del servizio e l’abbandono dei rifiuti che evidentemente sono dovuti a problemi di gestione della raccolta con la nuova modalità e questo in particolare con riferimento alla frequenza dei ritiri da parte degli operatori.

Per esempio, abbiamo registrato la preoccupazione dei titolari di bar e ristoranti i quali ci hanno riferito che, qualora, non fosse rispettata la raccolta quotidiana dell’organico, inevitabilmente sarebbero enormi le conseguenze'.

'Un altro tema già evidente, in molte aree della citta dove è stato registrato un numero alto di ammassamento di rifiuti fuori dai bidoni, è quello della presenza di topi. E’ facile intuire come in poco tempo si rischi di dover far fronte ad una vera e propria emergenza igenico-sanitaria - dichiara Luca Negrini -. In questi giorni sia durante gli incontri con i cittadini sia a mezzo stampa Hera ha affermato che la percentuale di raccolta differenziata prima dell’avvio del nuovo sistema era intorno al 50/60% e che successivamente all’avvio nelle frazioni si è già raggiunta la soglia dell’80% in pochi mesi.

Questo induce necessariamente due riflessioni che rivolgiamo anche all’assessore Filippi: c’era bisogno di sottoporre i modenesi a questo cambiamento se già differenziavano al 60%? Non poteva bastare un po' di sensibilizzazione in più per incrementare la percentuale?

'E ancora: se nelle frazioni siamo già ad un 80% ritenuto da Hera stessa una percentuale soddisfacente, non è il caso di iniziare a fare proiezioni sulla tariffazione puntuale in modo da verificare che vi sia un effettivo risparmio? Perché l’amministrazione accelera sul cambiamento della modalità di raccolta differenziata senza verificare l’effettivo impatto in termini di riduzione della TARI su coloro che producono meno rifiuti? Chiediamo ancora una volta che l’amministrazione espliciti al più presto attraverso proiezioni che possono essere fatte assumendo come base l’80% già accertato nelle frazioni le modalità di applicazione della tariffazione puntuale attraverso simulazioni' - continua Elisa Rossini.

'Purtroppo ormai il dato è lampante: il partito democratico ha deciso di relegare Modena a ruolo di pattumiera dell’Emilia Romagna. Se in pochi mesi nelle frazioni i modenesi hanno già ottenuto risultati brillanti riducendo l’indifferenziato, allora si può anche iniziare ad ipotizzare che l’inceneritore possa essere spento prima del 2034. Come mai assessore ed Hera continuano ad indicare il 2034? Ricordiamo che le prime due linee dell’impianto hanno una potenzialità di 140 tonnellate giornaliere ciascuna mentre la terza linea ha una potenzialità di 250 tonnellate giornaliere (da sito hera). Nel 2010 l’impianto è stato potenziato e il progetto definitivo presentato nel 2009 prevedeva la predisposizione della rete di teleriscaldamento da erogarsi alle abitazioni. Il progetto di teleriscaldamento non è mai stato realizzato. Era stato anche istituito un osservatorio per seguire il funzionamento del termovalorizzatore ma da quanto sappiamo non ha mai svolto la sua funzione. Sarebbe bene dire ai cittadini che virtuosamente e seguendo le indicazioni di Hera e del Comune differenziano di più che l’inceneritore verrà dismesso molto prima del 2034. Se così non fosse si dovrebbe pensare che questo continuerà ad essere in piena funzione perché Hera semplicemente importerà più rifiuti'.

Redazione Pressa
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