Il discorso del senatore Lannutti che coi numeri stronca Draghi
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Il discorso del senatore Lannutti che coi numeri stronca Draghi

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'A gennaio 2021 il debito pubblico era a 2.603,3 miliardi di euro. Gli ultimi dati Bankitalia, riferiti a maggio 2022, hanno registrato 2.755,6 miliardi di debito, con un aumento di 149,3mld, 9,329 miliardi al mese, 307,8 milioni al giorno, 12,8 milioni all’ora'


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Nel giorno del discorso di Draghi in Senato e nel bel mezzo del teatrino della crisi di Governo, si registra a Palazzo Madama il discorso decisamente fuori dal coro del senatore Elio Lannutti, oggi Idv, ex M5S. Un discorso che, usando gli stessi argomenti adottati dal premier per difendere il proprio operato, stronca il Governo anche sulla base di numeri oggettivi. Ecco il discorso integrale.

Signor presidente del Consiglio dimissionario,
il 17 febbraio 2021, considerandola tra i maggiori artefici del neo liberismo dittatoriale, quel feticcio della scuola di Chicago applicato in Italia dal 1992 per privatizzare e svendere l’Italia, non le votai la fiducia. Lei ha detto di recente che 'I risultati raggiunti sin qui dal Governo sono merito della maggioranza che lo sostiene e soprattutto degli italiani'.
Vediamoli questi risultati.

A mio giudizio disastrosi, seppur edulcorati dalla narrazione di media e cinegiornali Rai Luce a Lei genuflessi, che censurano e occultano la realtà, fingendo di non vedere milioni di famiglie impoverite, piccole e medie imprese stangate, attività commerciali depauperate, costretti a scegliere se mangiare o pagare le cartelle esattoriali, strangolati dalle sanzioni boomerang e speculazioni finanziarie sul prezzo di gas, petrolio, materie prime, nella più grande mistificazione del dopoguerra.
I dati economici dei suoi 17 mesi di governo sono impietosi, più di quando, da presidente del Fondo di Stabilità Finanziaria che aveva il compito di prevenire l’azzardo morale dei banchieri e le crisi sistemiche, contribuì a far travolgere nel 2008 il mondo globalizzato dal crac Lehman Brothers, in una delle più gravi recessioni della storia.
Lei era stato evocato come l’uomo della provvidenza 17 mesi fa dopo le consultazioni farsa del presidente della Camera, per risolvere problemi antichi.

Ma come un Robin Hood alla rovescia, nel Paese divorato da corruzione ed illegalità che punisce onesti e servitori dello Stato premiando cricche e faccendieri, invece dei miracoli attesi, ha peggiorato gli indicatori economici, trascinando l’Italia nella stolta guerra per procura Usa-Nato, che ha rafforzato gli Stati Uniti, indebolito l'Europa, impoverito gli italiani.
A gennaio 2021 il debito pubblico era a 2.603,3 miliardi di euro. Gli ultimi dati Bankitalia, riferiti a maggio 2022, hanno registrato 2.755,6 mld di debito, con un aumento di 149,3 miliardi, 9,329 miliardi al mese, 307,8 milioni al giorno, 12,8 milioni all’ora.
Lo spread sotto i 100 punti base, invece di scendere a 50, titolo del Corriere 15 febbraio 2021, nel miracolo alla rovescia è più che raddoppiato a 242 punti il 13 giugno 2022. L’inflazione ferma allo 0,4%, è arrivata all’8, con proiezioni al10%.
Il cambio euro dollaro a 1,2158, sotto la parità, a 0,99. La media dei tassi fissi sui mutui, 0,60, Taeg 0,78%, oggi al 3,30 %, Taeg 3,67%.
Draghi - ha scritto Wall Street Journal - “è stato una delle voci più forti tra i leader europei a favore delle sanzioni economiche contro Mosca e delle spedizioni di armi in Ucraina”.
Il 21 giugno scorso in Senato, dopo le conferenze stampa con le domande selezionate e le risposte preparate, in un impeto di comicità involontaria, Lei ha ribadito: “Le sanzioni alla Russia stanno funzionando”. Certo, sugli italiani, strozzati da bollette di luce e gas triplicate. Il 2 luglio un quotidiano scriveva: 'l'inflazione attuale si traduce per una coppia con due figli in una batosta di 2.667 euro su base annua'. In teoria Lei coi suoi tocchi magici, doveva salvare il Paese, ma in pratica, come dimostrato dai dati esposti, ha trascinato l’Italia nell’anticamera della bancarotta preferenziale, analogamente a Mps, quando nel 2007 deliberò l’acquisto di Antonveneta al prezzo finale folle di 17,1 mld di euro, dando il colpo di grazia alla banca più antica del mondo travolta da un crac di 65,7 mld di euro dal 2006. Lei assieme a suoi Bravi di Palazzo capeggiati da Giavazzi e dai fautori della scuola di Chicago, posseduti da un virus contagioso, analogo al Covid 19, quella dottrina totalitaria del neo liberismo dittatoriale, che ha disseminato il mondo globalizzato di povertà, miseria, disperazione, ha accentuato povertà e disuguaglianze sociali.
Nel 2021, cinque milioni di occupati nel privato, giovani sotto i 34 anni, hanno livelli retributivi più bassi, inferiori a 12 mila euro annui (mille euro al mese), come 6,4 milioni di pensionati Inps, il 40% del totale.
Sulla riforma delle pensioni, nonostante le sue promesse di aprire 3 tavoli di lavoro subito dopo la legge di bilancio 2022, si è perso un altro anno. I rinnovi contrattuali sono al palo, mentre i lavoratori vedono erodere il potere d’acquisto dei loro stipendi falcidiati dall’inflazione. Era ben nota la sua contrarietà al superbonus 110%, una misura che ha invece rilanciato il settore delle costruzioni, l’occupazione e l’intera economia. La transizione ecologica, che doveva essere il vessillo del suo governo, si è tradotta in azioni pro energia nucleare, carbone, rigassificatori, inceneritori e trivelle.
Lei, con la sua azione di governo, nel decreto Fisco del 30 dicembre 2021 ha riesumato l’uso sciagurato delle scommesse finanziarie per pareggiare i conti pubblici con i derivati, perfino per gli enti locali, che nel 2008 riuscimmo ad abrogare, dopo il loro dissesto finanziario. Gli stessi strumenti finanziari tossici che, da DG del Tesoro, nel 1992 introdusse nel debito dello Stato, i cui contratti capestro sono costati oltre 40 mld di euro di soli interessi, mentre ingrassavano i bilanci di JP Morgan, Goldman Sachs e di altre banche d'affari a lei care.
Giorni fa la decantata riforma della giustizia, contrabbandata dal ministro Cartabia per norme richieste dall’Ue, è stata stroncata dalla commissione europea nella 'Relazione sullo stato di diritto 2022', perché indebolisce la lotta alla corruzione e mette a rischio l’indipendenza dei giudici. Censurata anche la riforma del Csm, la cui norma ad escludendum ad hoc su Nino Di Matteo, uno dei magistrati più integerrimi nella lotta alle mafie, è un marchio di vergogna.
Per non parlare dello schema di riforma del diritto tributario sotto il diretto controllo del Mef, che oltre a consolidare la prevalenza degli interessi economici su diritto Costituzione, come teorizzato da JP Morgan nel 2013, mette a rischio il principio giuridico della tripartizione del potere vigente da 3 secoli nelle democrazie liberali.
“Non vi è libertà se il potere giudiziario non è separato dal potere legislativo e da quello esecutivo”, ammoniva Montesquieu nel 17^ Secolo.
Ma Lei, allergico a principi democratici, aduso com’è a farsi obbedir tacendo con l’alzata di sopracciglio, ha trasformato l’esecutivo nella terza camera, umiliando il parlamento col record di voti di fiducia, ben 54, oltre 3 al mese.
Lei, dopo aver disposto la vendita agli stranieri dei servizi pubblici essenziali (Ddl Concorrenza Art. 6), della distribuzione dell’acqua (Dl Recovery) vanificando il referendum sull’acqua pubblica, col DM 19 febbraio 2022 ha disposto la messa a gara della compagnia di bandiera Ita, per poi regalare 21,3 mld di euro ai Benetton come premio per la tragedia del Morandi, dimostrandosi ancora una volta fedele esecutore dei voleri della finanza internazionale.
Lei, seguendo acriticamente il presidente Biden, ha contribuito a indebolire l’Europa, mettendo il nodo scorsoio al collo dei cittadini con le sanzioni, ha rafforzato gli USA, costringendoci a pagare il suo gas più inquinante, a un prezzo doppio di quello russo.
Una Caporetto per gli obbedienti soldatini Ue della NATO famigerati esportatori di democrazia nel mondo con le bombe.
Con l’aggravante di aver prima definito Erdogan un dittatore, salvo poi andarci a braccetto, sulla pelle del popolo curdo.
Lei viene dipinto come il salvatore della Patria, ma con la sua azione di governo ha favorito élite e poteri forti, a danno del popolo e degli ultimi, facendo aumentare povertà, miseria, disperazione.
Signor presidente del Consiglio dimissionario, diversamente dai sacerdoti del pensiero unico che la invitano pregandola di restare, nonostante i danni e l'immane disastro provocato per diritti ed interessi del popolo italiano, col dovuto rispetto e senza acrimonia, la invito a mantenere la promessa.
Confermi le sue dimissioni. Cittadini e famiglie italiane, strozzati e strangolati dalle sanzioni e dal suo arbitrario agire economico, le saranno grati. Grazie

Redazione Pressa
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