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Infermiere non vaccinato sospeso e senza stipendio, pedala 300 km per protesta

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Franco, operatore Ausl Modena con 24 anni di servizio, spiega le ragioni del No: 'Non mi hanno nemmeno fatto attendere l'esito di esami diagnostici, dicendo che in caso di reazioni mi avrebbero soccorso. Non mi piego a questo sistema'


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Amareggiato ma convinto della sua azione e della sua testimonianza. 'Fortuna che in casa lavoriamo in due, con il mio stipendio in meno non sarà facile ma non cederò all'obbligo del vaccino senza garanzie e al ricatto che si sta consumando con il Green Pass'. Franco, 48 anni di cui la metà trascorsi come dipendente del dipartimento salute mentale di Pavullo dell'Ausl di Modena, è amareggiato e allo stesso determinato ad andare avanti.
Così come lo è stato quando dopo avere ricevuto la Pec 'definitiva' con cui, al termine dell'istruttoria avviata dall'Ausl nei confronti degli operatori che hanno firmato il diniego alla vaccinazione, gli si notificava la sospensione dal servizio, è salito sulla sua bici da corsa, sua grande passione, e ha pedalato quasi ininterrottamente per 300 km. Da Montese a Viareggio.

'In solidarietà a tutti i medici e agli operatori sanitari che da eroi durante la pandemia oggi sono un problema, solo perchè non hanno scelto di sottoporsi non ad un vaccino ma ad una terapia sperimentale. Perché di questo si tratta' - afferma Franco.

'Io, insieme a centinaia di operatori, abbiamo messo a rischio la nostra vita per aiutare chiunque avesse bisogno di cure, senza lasciare indietro nessuno, senza distinzione, senza discriminazione alcuna. Ora alcuni di quegli 'angeli', medici, infermieri ed Oss, sono improvvisamente diventati demoni, persone che devono accogliere sopra di sé i mali della società, solo perché chiedono di essere liberi di non sottoporsi a terapie sperimentali di dubbia efficacia. Quella stessa libertà sancita dall'articolo 32 della costituzione Italiana,oltre che nella risoluzione 2361 del 2021 del consiglio d'Europa.

Personalmente ho sempre messo nella mia professione al primo posto l'umanità, quell'umanità che mi sono visto negare da chi attraverso PEC ha deciso di lasciarmi a casa senza stipendio'.


Perché ha deciso di non vaccinarsi? 'Da un lato, ma non è questa la motivazione principale, perchè si tratta di una terapia sperimentale senza garanzie sugli effetti. Dall'altro, soprattutto per il sistema che c'è dietro. Un sistema inaccettabile del quale ho avuto conferma quando ho chiesto al mio medico di famiglia di tenere in considerazione l'esito di approfondimenti specialistici su alcuni disturbi, già prenotati da specialisti, per valutare l'opportunità o meno, e gli eventuali maggiori rischi, di vaccinarmi. Sapete la risposta che ho ricevuto? Possiamo vaccinarla in un luogo protetto in cui, in caso di reazioni avverse, c'è la possibilità di essere intubato. Ma vi rendete conto? Come si fa ad accettare una cosa del genere, detta così. Cosa ci sta dietro? Dubbi, accertamenti, richieste di informazioni su effetti, non sono contemplati. Unico verbo è vaccinarsi. Io non ci sto e ed è inaccettabile che un obbligo venga reso tale attraverso il ricatto del Green Pass. Ma non solo. Anche da vaccinato posso contagiarmi e trasmettere ai miei pazienti. Quindi, solo responsabilità e rischi? Che rimarrebbero anche per i miei pazienti nel momento in cui è provato che anche i vaccinati possono infettarsi ed infettare? Nel luogo in cui lavoro, io e mie colleghi abbiamo sempre usato tutte le precauzioni e dall'inizio della pandemia non si è registrato nemmeno un contagio. Ho letto in queste ore da Israle che la protezione del vaccino durerebbe 5 mesi. Ciò significa che anche per i sanitari vaccinati a marzo, sarebbe già il turno di riprendere la vaccinazione'

Cosa è che l'ha colpita e che la disturba di questa vicenda? 'Il fatto che dopo 24 anni di lavoro stimato all'interno della struttura pubblica vieni liquidato con una Pec. Avrei voluto essere guardato negli occhi da chi ha inviato quella PEC, invece, dopo 24 anni di ruolo, senza mai aver creato alcun problema dell'azienda e senza mai avere ricevuto una segnalazione negativa dagli utenti, mi è toccato leggere sul telefonino quanto mi stava accadendo ed era stato deciso per me'

Se avesse davanti chi l'ha mandata, quella Pec, cosa direbbe? 'Caro direttore, seppure senza stipendio e con tre figli, al mattino io almeno riesco comunque a guardarmi allo specchio senza provare vergogna, questo lo deve sapere'

Tra i suoi colleghi vaccinati come è stata presa questa decisione? 'Ho ricevuto tanta solidarietà. Molti si sono vaccinati non per convinzione ma perché obbligati dal rischio e dalla minaccia di perdere il lavoro'

Come si è arrivati all'ultima Pec di sospensione? 'Dopo il diniego firmato davanti al medico che mi aveva prospettato come altra ipotesi quella di vaccinarmi garantendo che sarei stato assistito subito anche in caso di emergenza. In tale comunicazione poi si aggiunto il danno alla beffa. Mi hanno detto di tornare a lavorare il 18 per poi stare a casa dal giorno 19. Che facciamo pace con il cervello almeno. Se non sono rischio un giorno non posso esserlo nemmeno quello dopo'

Ora cosa succede? 'Il provvedimento di sospensione dovrebbe durare fino a dicembre. Troverò un modo per non fare mancare nulla alla mia famiglia, ma senza per questo piegarmi agli ordini di nessuno'

Gi.Ga.

Redazione Pressa
Redazione Pressa

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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