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'La maggior parte delle ricostruzioni giornalistiche e televisive non analizza in profondità le cause del conflitto in corso tra Russia e Ucraina la cui miccia è stata accesa nel 2014, quando il cambio di regime a Kiev, causato dalla rivolta/golpe di Piazza Maidan portò al governo una classe politica filo-occidentale, profondamente russofoba che varò leggi punitive contro la popolazione di lingua russa ed incoraggiò la formazione di milizie armate ultra nazionaliste che compirono violenze e massacri contro i civili che provocarono per reazione la fuoriuscita della Crimea tramite un referendum che sancì l’adesione alla Russia e la rivolta dei territori di Donetsk e Lugansk, nella regione del Donbass'. La ricostruzione è fatta dal circolo culturale modenese La Terra dei Padri che domani, domenica 15 maggio, organizza un nuovo incontro sul tema in piazza Matteotti a Modena.
Domenica 15 maggio in Piazza Matteotti alle 16,45 verranno ascoltate le testimonianze di Olga Ignatieva (qui il video) e Lilia, due cittadine ucraine di lingua russa che hanno vissuto sulla propria pelle le violenze e le discriminazioni contro la popolazione russofona, dopo il già citato cambio di regime a Kiev, di seguito interverranno Riccardo Paccosi del gruppo Emilia-Romagna Costituzionale, Luca Rossi dell’associazione Russia Emilia-Romagna e Luciano Lago di Terra dei Padri-Movimento Eurasiatista Internazionale, il sodalizio guidato dal filosofo russo Alexandr Dugin.
La genesi della guerra in Ucraina: nuovo incontro a Modena

'La miccia accesa nel 2014, quando il cambio di regime a Kiev, causato dalla rivolta di piazza Maidan portò al governo una classe politica filo-occidentale'
'La maggior parte delle ricostruzioni giornalistiche e televisive non analizza in profondità le cause del conflitto in corso tra Russia e Ucraina la cui miccia è stata accesa nel 2014, quando il cambio di regime a Kiev, causato dalla rivolta/golpe di Piazza Maidan portò al governo una classe politica filo-occidentale, profondamente russofoba che varò leggi punitive contro la popolazione di lingua russa ed incoraggiò la formazione di milizie armate ultra nazionaliste che compirono violenze e massacri contro i civili che provocarono per reazione la fuoriuscita della Crimea tramite un referendum che sancì l’adesione alla Russia e la rivolta dei territori di Donetsk e Lugansk, nella regione del Donbass'. La ricostruzione è fatta dal circolo culturale modenese La Terra dei Padri che domani, domenica 15 maggio, organizza un nuovo incontro sul tema in piazza Matteotti a Modena.
'Questo contesto storico è imprescindibile per qualsiasi tentativo di mediazione che abbia come obiettivo il raggiungimento di quella pace che oggi è una impellente necessità non solo per la popolazione ucraina ma per l’intera Europa che rischia di essere trascinata in una spirale bellicista che il governo italiano sta colpevolmente assecondando, a differenza di altri stati europei come Francia e Germania che hanno più volte richiamato l’attenzione sui rischi della escalation che viene dagli ambienti atlantici più oltranzisti'.
Domenica 15 maggio in Piazza Matteotti alle 16,45 verranno ascoltate le testimonianze di Olga Ignatieva (qui il video) e Lilia, due cittadine ucraine di lingua russa che hanno vissuto sulla propria pelle le violenze e le discriminazioni contro la popolazione russofona, dopo il già citato cambio di regime a Kiev, di seguito interverranno Riccardo Paccosi del gruppo Emilia-Romagna Costituzionale, Luca Rossi dell’associazione Russia Emilia-Romagna e Luciano Lago di Terra dei Padri-Movimento Eurasiatista Internazionale, il sodalizio guidato dal filosofo russo Alexandr Dugin.

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