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Modena, dalla Befana comunista carbone per il Governo Meloni

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'Questo Governo, benché da poco insediato, ma in linea con quello precedente, si è già guadagnato un bel pacco di carbone per le scelte fin qui effettuate'


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La Befana comunista ha portato questa mattina il carbone al Prefetto di Modena, Alessandra Camporota, per il Governo Meloni.
'Questo Governo, benché da poco insediato, si è già guadagnato un bel pacco di carbone per le scelte
fin qui effettuate e per i piani futuri esplicitati nella finanziaria approvata, come nella migliore
tradizione, a suon di voti di fiducia' - afferma la Befana comunista.

Segue il lungo elenco dei titoli che hanno consentito al Governo Meloni di “vincere” il carbone della Befana Comunista.

Guerra e pace, in perfetta continuità con il governo Draghi e in netto contrasto con l’art. 11 della
Costituzione, il governo Meloni mantiene una linea guerrafondaia e di atlantismo oltranzista,
aumentando le spese militari, mentre taglia su sanità e scuola pubblica e sul reddito di cittadinanza,
confermando l’incremento del 50% entro il 2024 (38 mld/anno) e rifinanziando l’invio di armi
all’Ucraina impedendo così l’avvio di un serio percorso diplomatico verso la pace, unica condizione
per salvare il martoriato popolo ucraino;

Poveri e povertà,
la finanziaria per il 2023 si distingue per l’accanimento contro coloro che si
trovano più in difficoltà, in un paese dove le persone in povertà assoluta e a rischio povertà sono più
di 7 mln (rapporto Caritas), non solo si attua un forte ridimensionamento del reddito di cittadinanza
ma si azzera anche il fondo contributi affitto e morosità incolpevole condannando migliaia di
famiglie alla perdita della casa. Il governo che doveva cambiare tutto in meglio, la destra sociale a
fianco delle cittadine e dei cittadini più disagiate, al contrario, cancella anche quei provvedimenti
minimi volti a calmierare l’assenza di misure strutturali per contrastare e sanare la povertà e il
disagio economico e sociale (piani per l’edilizia residenziale pubblica e politiche attive per il lavoro
secondo Costituzione);

Fisco ed evasione, questa finanziaria è indubbiamente un ritorno al passato dove non si fa nulla
contro l’evasione ma per l’evasione (l’aumento del tetto al contante di certo non è una misura di
contrasto); sul fronte fiscale si tagliano le tasse sulle rendite di capitale, non si tassano
adeguatamente gli extraprofitti delle aziende che hanno speculato su gas ed energia depredando
salari e pensioni, si applica la flat tax del 15% ai redditi fino a 85.000 € per gli autonomi (la prima
aliquota per i lavoratori dipendenti è del 23%), insomma si attua il principio incostituzionale che chi
più ha meno paga;

Lavoro: lo smantellamento del reddito di cittadinanza e l’eliminazione del requisito di “congruità
dell’offerta di lavoro” che farà perdere il sostegno dopo il primo rifiuto, la reintroduzione dei
voucher (che ricordo non sono un contratto di lavoro ma un metodo di pagamento…) mostrano
come il Governo Meloni abbia deciso di favorire al massimo il lavoro povero, sfruttato e
sottopagato e un mercato del lavoro che produce disuguaglianze e povertà anziché garantire
un’esistenza libera e dignitosa come sancisce la Costituzione (art. 36 Cost.);

Autonomia differenziata, presidenzialismo e Costituzione: perfettamente in linea con i governi
che lo hanno preceduto, anche questo Governo mostra un’aperta antipatia nei confronti della
Costituzione. La proposta Calderoli sull’autonomia differenziata (mutuata dai governi precedenti a
partire dal governo di centro sinistra di Gentiloni del 2017) rappresenta un attacco senza precedenti
all’unità della Repubblica e alla tutela dell’uguaglianza dei cittadini e all’universalità dei diritti (art.
3 e 5 Cost.); il progetto di presidenzialismo è evidentemente contrario allo spirito della nostra
Costituzione antifascista nata dalla Resistenza oltre a rappresentare una pericolosa torsione
autoritaria dopo anni di svuotamento del ruolo del Parlamento;

Persone che migrano, il decreto legge in materia di gestione dei flussi migratori approvato il
28/12/2022 dal Governo Meloni oltre ad essere un’operazione propagandistica da “italietta del
ventennio” viola palesemente i diritti umani, la nostra Costituzione, tutte le norme sovranazionali di
diritto del mare e soprattutto l’art. 13 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che sancisce
il diritto di migrare. Un provvedimento crudele volto a “istituzionalizzare l’omissione di soccorso in
mare” che fa il paio con i vari decreti sicurezza degli ultimi anni e con i criminali accordi italolibici; un provvedimento con cui ancora una volta si cerca di aizzare l’opinione pubblica contro gli
ultimi per distrarla da tutte le promesse elettorali mancate, dal caro vita e dall’inflazione su cui non
si interviene seriamente e dai tagli alla sanità e alla scuola pubblica (a favore del privato).

Mi fermo qui, anche se ci sarebbe molto altro da segnalare, ma poi non basterebbe tutto il carbone
del mondo…

Aggiungo che i soldi per realizzare politiche in linea con la nostra Costituzione antifascista nata
dalla Resistenza (potenziamento scuola e sanità pubblica, stato sociale, rispetto dell’ambiente, vera
conversione ecologica della produzione, manutenzione del territorio, promozione e protezione delle
aree interne, ripristino e potenziamento dei servizi pubblici, tutela dei diritti civili e sociali, ecc.
ecc.) ci sono, e sono tanti, basta non spenderli in armi, non sprecarli in misure fiscali inique e in
evasione fiscale'.

Redazione Pressa
Redazione Pressa

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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