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'Modena ha circa 5500 alloggi non utilizzati, ma molti di questi sono nel territorio rurale, non inseriti in contesti residenziali costruiti. Si tratta per lo più di immobili di privati, realizzati negli anni 60 e 70 il cui valore non è inferiore spesso al nuovo in classe A. Per questo noi abbiamo bisogno di costruire ancora e di costruire case di qualità'
Così l'Assessore all'urbanistica Anna Maria Vandelli spiega il bisogno di nuove case a Modena. E lo fa citando l'esodo di 20.000 giovani modenesi negli ultimi anni verso la cintura modenese come segno di una carenza dell'offerta di alloggi di qualità sul territorio comunale e quindi la necessità di costruirne di nuovi. 'Che non significa .- dice - non puntare sulla rigenerazione.
Anzi, con il nuovo strumento urbanistico messo in campo, e muovendoci nei limiti imposti dalla nuova legge urbanistica regionale, siamo intenzionati a dare incentivi a chi vuole ristrutturare e riqualificare i propri immobili, e lo faremo in modo massivo'
Per fare capire come la volontà e la 'necessità' di costruire nuove case, mentre ce ne sono migliaia abbandonate, possa sposarsi con il saldo zero imposto per il futuro (visto che il saldo zero non riguarda i piani giù attuati e previsti all'interno del vecchio, ed ancora in vigore, piano regolatore), l'assessore usa l'immagine di una fisarmonica. Uno strumento che fino a qualche anno fa era in fase espansiva, come l'espansione urbanistica programmata all'interno e anche all'esterno dell'anello della tangenziale dall'Assessore Sitta (e che si è scontrata, naufragando, con gli effetti della crisi), e che ora deve ripiegarsi, concentrandosi (nella logica del saldo zero), su sé stessa, sull'esistente.
Compattandosi sostanzialmente all'interno dell'anello della tangenziale e ripensando a tutte quelle aree che sono state abbandonate insieme ai loro piano urbanistici. Un esistente oggi fatto in molti casi di lande deserte e degradate, simbolo di comparti e piani urbanistici mai attuati. Comprendenti comunque aree (vedi l'ex mercato bestiame), pronte ad essere edificate e cementificate.
Aree che dovevano vedere e che potrebbero ancora vedere, la nascita di quei nuovi alloggi di qualità. Pur rimanendo all'interno del saldo zero. Aree sezionate e raccolte nello studio da 400 pagine (circa un gigabyte di file PDF), che il Comune ha messo on-line in queste ore
Insomma, la volontà, all'interno della nuova cornice legislativa regionale, rimane quella di costruire case nuove. E da qui è più facile capire lo stupore dell'assessore Vandelli di fronte alla lettera critica dei costruttori: 'Forse non hanno capito il significato del nostro avviso'. Costruire nuove case non solo si potrà - fa intendere l'Assessore - ma si dovrà.
Gi.Ga.
Ieri il Comune ha pubblicato on-line l'avviso pubblico sull'urbanistico con la fotografia del'esistente ed i piani urbanistici in corso
Redazione Pressa
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