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Il governo ha garantito la piena disponibilità al confronto e all'analisi, caso per caso, delle istanze inviate dalla Regione al Ministro e che nell'ottobre del 2017 hanno sancito la chiusura dei punti nascita di Pavullo nel Frignano, Castelnuovo Monti e Borgo Val di Taro, e la piena disponibilità a riesaminare le istanze che saranno inviate dalla Regione per valutare le esatte condizioni oreogeografiche che hanno portato alla chiusura e alla loro riapertura.
'Oggi - sottolinea il Consigliere regionale del M5S Giulia Gibertoni - ci sono le condizioni per potere nuovamente inviare al Ministero l'istanza di riesame sulla base di dati relativi alle distanze necessarie per raggiungere i punti nascita di riferimento (Sassuolo, nel caso di Pavullo), corretti. E' stato dimostrato che per quello di Pavullo nel Frignano, in particolare, i dati relativi alle distanze e alle criticità geografiche forniti dalla Regione al Ministero che ha espresso quel parere, usato poi dalla Regione per motivare la chiusura, erano sbagliati.
La Regione stessa non ha più scuse, soprattutto dopo la disponibilità espressa del Ministero a riesaminare l’istanza per la deroga, con dati corretti. Basta inviarla'
A riassumere la situazione e le possibilità future Il Consigliere regionale del M5S Giulia Gibertoni. Un pressing sulla maggioranza del governo Bonaccini per riesaminare la decisione di chiudere i punti nascita. Non è detto che l'invio al Ministero della nuova istanza con richiesta di deroga con le distanze 'riviste' comporti il cambio di parere del ministero stesso, ma - fa intendere il consigliere - di fronte a questa imprecisioni e anche politicamente opportuno farlo. Un atto che andrebbe in parallelo al percorso condiviso dal Ministero con lo stesso Presidente della Regione, in qualità anche di Presidente della conferenza stato regioni Bonaccini), di rivedere i parametri dell’accordo del 2010 in Conferenza Stato-Regioni, che impone di fatto la chiusura dei punti nascita sotto i 1000 parti annui ed in deroga ai 500.
Una cornice istituzionale e legislativa nella quale il percorso della nuova istanza per la richiesta di deroga all’apertura formulata con i dati corretti si inserirebbe. Ma il condizionale è ancora d'obbligo. Perché questa, formulata nel merito sulla base del contributo del locale Comitato Salviamo l'ospedale di Pavullo, e recepita in una risoluzione del Consigliere Giulia Gibertolni, è ferma da tempo. Simbolo per il Movimento 5 stelle della mancanza di volontà politica della regione a portare avanti il percorso per una possibile riapertura.
Nel video l'intervista a Giulia Gibertoni, Consigliere regionale M5S
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Redazione Pressa
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