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La realizzazione di isole ecologiche, anche nell'ordine di una per ognuno delle circoscrizioni in cui è divisa la città, in aree delimitate, videosorvegliatte e usufruibili tramite tessera in ogni ora del giorno, potrebbe integrare il servizio di raccolta porta a porta andando a rispondere anche le esigenze di chi per impegni lavorativi o di vita non riesce a conferire sotto casa negli orari e nei giorni previsti dai calendari.
E' una delle proposte lanciate da U.Di.Con Emilia-Romagna di fronte alle tante criticità oggetto di innumerevoli segnalazioni in molti quartieri che, dopo mesi dall'introduzione della raccolta porta porta, registrano ancora disservizi e devono fare i conti con quelle aree dove sono collocati i tradizionali cassonetti, trasformate in discariche a cielo aperto per l'abbondanza di rifiuti.
Le segnalazioni che ancora giungono agli uffici U.
Di.
Con.
riflettono le tipologie di disservizio, di degrado e di disagio registrate nei primi giorni di introduzione: comunicazione non chiara o non condivisa con gli utenti, obbligati a recarsi in luoghi disponibili solo in certi orari a ritirare i kit, servizi di raccolta porta a porta annunciati ma non partiti in certe zone, rimozione di solo parte dei cassonetti senza l'avvio del porta a porta. 'Capiamo che il passaggio a tipologie di raccolta di questo tipo, che sono necessarie per portare anche Modena ad un livello sempre più avanzato di raccolta differenziata a cui sono arrivati tanti comuni modenesi e dell'Emilia-Romagna, sia complesso e presenti difficoltà - afferma Vincenzo Paldino, Presidente regionale U.Di.Con. Emilia-Romagna. 'E' altrettanto vero che ad oggi avremmo già dovuto superare le difficoltà e gli errori iniziali, legati anche alla comunicazione agli utenti, e arrivare ad un punto di equilibrio tra le esigenze del gestore nel dovere applicare un nuovo modello e le esigenze dei cittadini utenti.
Ciò non è avvenuto e oggi non a caso ci troviamo di fronte al fenomeno degli abbandoni di rifiuti dai cassonetti. Non sono accettabili comportamenti scorretti ma non è nemmeno accettabile che i cittadini non siano posti in condizione di conferire correttamente i rifiuti'. Cosa si potrebbe fare? 'Come associazione proponiamo la creazione di aree 'di quartiere' in cui conferire in modo libero e controllato, attraverso tessera, i rifiuti. Aree che non sostituiscono il servizio porta porta ma lo integrano e che consentono alle persone che hanno l'esigenza di conferire nell'immediato i rifiuti, o comunque non possono rispettare gli orari e i giorni di conferimento, e non sono a casa nelle sere che anticipano la raccolta (pensiamo anche ai turnisti, ai trasfertisti), di potere spostarsi anche con la propria auto per conferire i rifiuti in una apposita area aperta sempre, considerando che il rifiuto conferito e l'utente sarebbe comunque registrato'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>