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Rapinatore esperto, è stato incastrato da un impronta digitale lasciata sulla confezione di un farmaco posta sul balcone della farmacia che aveva spostato con una mano durante la rapina. E’ stata la polizia scientifica, dall’esame di quel dettaglio, immortalato anche dalle telecamere di videosorveglianza, a fornire l’elemento chiave ad incastrarlo. Si tratta di un pluripregiudicato, bloccato ed arrestato all’alba dagli agenti della Polizia di Stato di Modena. Quarantasette anni, di origine romana, pregiudicato per rapina e reati contro il patrimonio. aveva trovato base in una casa in città dalla quale si muoveva per studiare obiettivi e colpire al momento giusto.
Aveva colpito il 10 dicembre e il 24 gennaio scorsi a Modena, ai danni delle farmacie di corso Canalchiaro e di piazzale degli Erri, in centro storico. Stessa la dinamica.
Con il volto parzialmente coperto ed il capo nascosto da un cappuccio, armato di cutter, l’uomo era entrato nelle due farmacie, minacciando il personale e facendosi consegnare il contante in cassa. Mille euro nell’esercizio di corso Canalchiaro e duecento euro in piazzale degli Erri, sempre in centro storico.
In entrambi i casi l’uomo aveva fatto perdere le proprie tracce, ma la scrupolosa attività di indagine, effettuata dalla Squadra Mobile con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha permesso di chiudere il cerchio su entrambi i casi. Le informazioni provenienti dalle telecamere di videosorveglianza interne ed esterne alle farmacie, le testimonianze del personale minacciato, ed i tabulati telefonici, restringevano già il campo sull'identità dell'uomo, incastrato in modo definitivo da quell’impronta che pur prestando la massima attenzione, da rapinatore professionista quale era, l’uomo ha lasciato sulla confezione di un farmaco, toccata a mani nude durante la rapina. Dalle riprese video si vede chiaramente che nel corso delle rapine il 47enne ha sempre evitato di toccare con le mani il bancone e una volta uscito dal locale ha provveduto a pulire la maniglia della porta d’ingresso al fine di rimuovere qualsiasi traccia.
Elementi che la Polizia ha portato sul tavolo del GIP che ieri ha fatto scattare l’ordine di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo. La conferma – ha sottolineato il dirigente capo della squadra mobile salvatore Blasco - dell’efficacia di un’attività di indagine che se non nell’immediato porta anche a distanza mesi, ad assicurare alla giustizia i responsabili dei reati.
Redazione Pressa
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