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Un vero e proprio trasfertista della rapina il 50enne campano, residente a Napoli, che dopo un anno di indagini è stato individuato, insieme al suo complice, l'autore di una rapina avvenuta il 22 novembre dello scorso anno in viale Trento e Trieste a Modena I due soggetti, in sella ad una moto di grossa cilindrata, avevano infranto con un casco, il vetro posteriore di un’autovettura BMW di proprietà di un rappresentante di preziosi per impossessarsi della borsa che l’uomo teneva assicurata con una tracolla alla spalla sinistra, dopo averlo strattonato con violenza e minacciato di morte. All’interno della borsa vi erano oggetti preziosi per un valore di 73 mila euro. La vittima aveva riportato lesioni guaribili in due giorni. Le indagini della Polizia di Stato, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica Francesca Graziano, basate sulla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza relative anche i giorni antecedenti al colpo, hanno condotto il personale della Squadra Mobile all'identificazione dei due personaggi.
Un 50enne ed un 38enne, entrambi con numerosi precedenti per furto e rapina. Il loro modo di operare era ormai consolidato. Viaggio da Napoli a Modena dove individuavano potenziali vittime, che seguivano negli spostamenti per poi agire. Le immagini diffuse dalla Polizia di Stato mostrano i due nella loro osservazione degli spostamenti dell'uomo, un rappresentante di gioielli di Modena.
Il rappresentante di preziosi, la mattinata del 22 novembre 2019 aveva girato per il centro storico per incontrare diversi gioiellieri della zona, suoi clienti.
I due malviventi, ripresi dalle telecamere della video sorveglianza cittadina, lo avevano pedinato, alternandosi tra loro, a piedi e in motocicletta, e si erano appostati all’esterno delle gioiellerie dove la vittima si era recata per presentare il campionario, fino a quando non era risalito a bordo della propria auto per allontanarsi dal centro urbano.
I due rapinatori sono stati anche immortalati dalle immagini della videosorveglianza, mentre comunicavano con degli apparecchi telefonici a distanza per pianificare passo dopo passo la loro attività criminosa. Fino al colpo all'incrocio di viale Trento e Trieste.
L'attività d’indagine, attuata anche attraverso le intercettazioni telefoniche e l’analisi del traffico telefonico, ha permesso di raccogliere elementi sufficienti per attribuire la responsabilità dei fatti ai due malviventi, già gravati da precedenti penali specifici.
Sabato 5 dicembre scorso, la Polizia di Stato di Modena ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Modena Eleonora Pirillo, nei confronti di un campano di 50 anni, ritenuto responsabile del reato di rapina aggravata in concorso con un altro uomo.
Il 50enne è stato rintracciato, con la collaborazione della Squadra Mobile del capoluogo partenopeo, presso la propria abitazione ed associato alla casa circondariale di Napoli. Sono ancora in atto le ricerche del complice.