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'Fuori dalle gabbie dell'OMS e della Nato per restituire il vero senso del Popolo e della democrazia dove protagoniste sono le persone e i loro diritti fondamentali. Oggi i cittadini sono ridotti a meri spettatori di una politica sempre più distante e di un potere che strumentalizzando il conflitto in Ucraina e in nome di una perenne emergenza sempre più globale ha coperto una gigantesca speculazione iniziata ben prima della guerra. Una politica che ha attuato sanzioni folli e suicide che stanno impattando in modo devastante sul mondo economico e sociale del nostro Paese. Possiamo e dobbiamo dire basta a tutto questo, rimettendo al centro la Costituzione e la sovranità popolare e nazionale, in una logica non di isolamento ma di collaborazione con tutti gli Stati e riprendendo anche con la Russia la via maestra della diplomazia'.
E' un vero e proprio manifesto politico quello che emerge da una breve intervista (anche video), ad Antonello Cresti, Vicepresidente di Ancora Italia che con altre liste tra cui Partito Comunista di Marco Rizzo, Riconquistare l'Italia di Stefano D'Andrea e Azione Civile dell'ex Magistrato Antonio Ingroia, ha raccolto le firme e ha dato vita alla formazione politica presente in tutti collegi alle prossime elezioni: Italia Sovrana e Popolare. Forza dichiaratamente anti-sistema anche rispetto alle politiche economiche, energetiche e sanitarie, con una battaglia che dal covid continuerà, nell'eventualità, contro Green Pass ed obblighi vaccinali. 'Vogliamo frapporci tra un potere sempre più cieco che ha voluto attaccare i diritti individuali più elementari dei cittadini con strumenti di controllo sociale ed obblighi che nulla avevano a che fare con le esigenze di una sanità che ha e che continuerà ad avere bisogno di ben altro: investimenti sui presidi pubblici territoriali, di più medici di base e di servizi di prossimità.
Con obblighi infondati e strumenti come il Green Pass hanno esercitato un controllo sociale dividendo il popolo e creando povertà; strumenti che non possono essere accettati in un paese che si dichiara democratico e rispettoso dei diritti. Prima di inserire la parola democrazia nei simboli di partito, bisognerebbe imparare a praticarla' - afferma Cresti.
A Modena, Italia Sovrana e Popolare ha ricevuto l'appoggio e dichiaratamente l'indicazione di voto del Consigliere comunale del monogruppo Modena Sociale Beatrice De Maio.
Candidata alle elezioni amministrativa nel marzo 2019 ed eletta in Consiglio Comunale a Modena nella lista della Lega riconoscendosi nelle posizioni cosiddette ‘sovraniste’ del gruppo dirigente, ed avendo condiviso i provvedimenti legislativi del primo governo gialloverde improntati a un criterio di giustizia sociale Beatrice de Maio ha lasciato la Lega non condividendo l’appoggio al governo Draghi e l’azione dell’esecutivo
“Ho assistito con disappunto alla nascita del governo Draghi, nel gennaio 2021, una personalità lontanissima dal mio modo di vedere e di concepire la politica” – afferma De Maio. “In seguito l’approvazione da parte del governo, con il voto favorevole del mio partito, del green pass vaccinale obbligatorio nei luoghi di lavoro mi ha spinto alla decisione di uscire dal partito nelle cui fila ero stata eletta, interpretando anche il disagio di buona parte dell’elettorato che mi aveva sostenuto durante la campagna elettorale del 2019.
In quell’occasione non ho ritenuto di aderire a nessun partito, in quanto non mi identificavo negli schieramenti presenti e ho preferito creare un mio gruppo consiliare che ho denominato “Modena sociale”, con il quale ho continuato le mie battaglie in consiglio comunale coerenti col mandato che avevo ricevuto dai miei elettori.
Oggi l’Italia è in una situazione drammatica, con il deteriorarsi della situazione economica. Ritengo che in questa tornata elettorale che si è cercato di anticipare in maniera anche irrituale rispetto al passato, per poter votare prima che l’accelerazione della crisi si mostrasse con tutti i suoi effetti, ogni cittadino ed ogni esponente politico, a qualsiasi livello, debbano fare la propria parte.
Ho guardato attentamente il programma di Italia Sovrana e Popolare e mi riconosco nei punti fondamentali in materia di green pass, di sanità pubblica, di politiche economiche e sociali, di collocazione internazionale, di contrarietà alle sanzioni alla Russia. Molte di queste posizioni riflettono alcune delle mie battaglie in consiglio comunale in materia di bollette esorbitanti per famiglie ed imprese, di rischi occupazionali e di restrizioni del credito per le piccole e medie imprese nella recente fusione bancaria tra BPER E CARIGE, dell’assurdità del green pass sia come tutela della salute sia come misura chiaramente discriminatoria, di aumento della tassazione attraverso l’addizionale Irpef, di gravi errori nelle sanzioni alla Russia e di mancanza di volontà nella lotta alla russofobia montante. Spesso la maggioranza del Consiglio ha negato l’esistenza di queste emergenze che invece si stanno mostrando nella loro gravità, la stessa cosa ha fatto la maggioranza governativa a Roma, senza essere realmente contrastata dalla cosiddetta opposizione. Ho deciso quindi di dare un chiaro sostegno a Italia Sovrana e Popolare, mettendomi a disposizione del coordinamento locale per la campagna elettorale, nelle iniziative che verranno organizzate e per portare valori ed ideali del nuovo partito nel Consiglio Comunale Modenese.
Tengo a precisare di avere maturato questa idea nei giorni scorsi ma di avere atteso la chiusura delle liste per non dare addito a nessun sospetto di voler concorrere per una candidatura che non è nei mie programmi, agendo in questo caso per puro spirito di servizio. Mi congratulo con attivisti e militanti di ISP per l’ottimo risultato ottenuto con la raccolta firme che permetterà alla lista di essere presente nel 100% dei collegi di Camera e Senato, su base nazionale. Una buona premessa – conclude De Maio - per una battaglia politica che è appena agli inizi”.
Gianni Galeotti