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Il Movimento 5 stelle cambia, si riorganizza, e pur rimanendo movimento assume di fatto la struttura di un partito, radicato sul territorio. O almeno questo è l'obiettivo dichiarato. Con un coordinatore provinciale, nominato direttamente dal leader nazionale, e un gruppo provinciale, composto da 30 iscritti autocandidati attraverso la piattaforma del movimento, che si formerà nelle prossime settimane, e che porterà avanti, declinando a livello territoriale, le posizioni ed i valori del movimento nazionale. E' un movimento, quello a guida Giuseppe Conte, che da movimento del basso, assume una forma più verticistica dove il leader nazionale ha il diritto dovere di nominare così come revocare, in nome della fiducia personale, i coordinatori provinciali. Così come saranno i referenti regionali, insieme ai coordinatori provinciali, a vagliare i nomi ed i profili degli iscritti che comporranno i gruppi provinciali.
A Modena la riorganizzazione del movimento è stata affidata direttamente, con incarico fiduciario da Giuseppe Conte, a Massimo Bonora, originario di Bologna, ma una vita trascorsa a Soliera, già consigliere comunale e decano del movimento. Il neo-coordinatore è stato presentato questa mattina a Modena dai referenti regionali, Marco Croatti e Gabriele Lanzi.
A Modena, così come in regione, il Movimento 5 Stelle è all'opposizione anche in occasione delle ultime regionali aveva declinato l'invito del presidente Bonaccini ad un patto con il Partito Democratico. Ora che il PD ha sancito la svolta Schlein più affine alle posizioni del MoVimento 5 Stelle le cose potrebbero cambiare? Alla domanda da noi posta ai referenti regionali e al neo coordinatore provinciale, sottolineando le distanze tra PD e M5S a livello locale per esempio sui temi ambientali, rispondono in linea Lanzi e Bonora: 'Decideremo di volta in volta sui singoli temi.
Vedremo come si muoverà il Partito Democratico, e valuteremo di volta in volta. A Roma la nostra posizione sull'inceneritore è stata netta'. Che per Modena è come dire 'a buon intenditore poche parole'.
'Con la nomina dei coordinatori provinciali si completa il complesso percorso di riorganizzazione interna del Movimento 5 Stelle. Un percorso difficile, complicato dalle gravi crisi attraversate dal Paese negli ultimi anni, che Giuseppe Conte ha portato a termine con grande abnegazione' - hanno affermato Croatti e Lanzi.
'Il coordinatore provinciale sarà un presidio fondamentale per garantire una nostra presenza capillare sui territori. E da adesso saranno proprio i gruppi territoriali ad assumere un ruolo centrale per l’attività politica del Movimento 5 Stelle. A Massimo Bonora e tutti i neo-coordinatori va il nostro augurio di buon lavoro. Mandiamo lo stesso augurio anche a ogni attivista. Ognuno di loro avrà un ruolo altrettanto decisivo per dare voce alle istanze dei cittadini e per portare avanti le nostre battaglie'.
Redazione Pressa
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