Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Rispetto all’invio di messaggi elettorali per i quali è richiesto il “consenso informato”, il Comune di Modena nelle scorse settimane ha segnalato al Garante della privacy gli episodi riportati dagli organi di informazione, (un esposto al garante della privacy era stato depositato dalla lista Modena Volta Pagina). Una vicenda sulla quale è intervenuta direttamente. in aula, la stessa consigliera di Modena Solidale Katia Parisi, dichiarandosi estranea ai fatti. Non sono la responsabile del Caf ma visto il vlamore mediatico della vicenda ho voluto appurare personalmente che cosa era successo ed ho verificato che l'invio degli sms sarebbe avvenuto dall'FNA (Federazione Nazionale Agricoltura), proprietaria del Caf di Modena accusato da chi ha ricevuto gli sms, di avere inviato i messaggi, nel mancato rispetto della privacy e delle regole vigenti durante la campagna ed il silenzio elettorale.
'Se la trasmissione fosse davvero avvenuta senza il necessario consenso informato, però, “sarebbe pienamente giustificato l’intervento del Garante nei confronti dell’associazione sindacale responsabile” - ha affermato il Sindaco Giancarlo Muzzarelli
Ma Katia Parisi si dichiara convintamente che nessuna violazione ci sia stata e nel suo intervento in aula lo ribadisce
Il sindaco Muzzarelli, comunque, ha voluto sottolineare la piena legittimità dell’elezione di tutti i consiglieri, riconosciuta all’unanimità dallo stesso Consiglio con il voto di convalida, dopo una campagna elettorale che, pur in un clima polemico molto accesso, si è svolta in modo regolare.
Nel merito delle questioni sollevate, Muzzarelli ha precisato che, sulla base delle leggi, non sono ravvisabili motivi di decadenza di un consigliere per il tipo di violazioni delle norme della campagna elettorale che si sarebbero eventualmente verificate; che sull’attività di comunicazione in campagna elettorale è competente il Corecom; che sull’utilizzo di sms, Social e mail nel periodo del cosiddetto “silenzio elettorale” esiste un vuoto normativo e che, comunque, le segnalazioni vanno fatte al Corecom.
Di diversa gravità è l’eventuale assenza del consenso informato rispetto alla comunicazione elettorale che avrebbe inviato il sindacato Fna (Federazione nazionale agricoltori, quindi non un Caf, in base alle dichiarazioni della consigliera Parisi), assenza che, per Muzzarelli, “sarebbe sicuramente un fatto censurabile e l’intervento del Garante della privacy nei confronti di questa associazione (e non di altri), sarebbe pienamente giustificato”.