Tutte le macchine erano occupate. Dieci i lavoratori attivi, di cui diversi irregolari ed un clandestino, ora rimpatriato. In quel momento il ragazzo individuato non stava lavorando ma giocando ai videogiochi. Fatto sta che non era a letto. Chiaro che in quel laboratorio non solo si lavorava in orari e con orari fuori norma ma tutto era strutturato, con tanto di materassi, per potervi vivere. Immediatamente è scattato il blocco dell'attività e del titolare cinese, un 50 enne multato per 15.000 euro e obbbligato a sospendere l'attività per un mese.
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