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Il parziale accordo con il quale si è chiuso oggi il Tavolo dell'autotrasporto tra le associazioni di categoria e il viceministro Bellanova (qui) non soddisfa gli autotrasportatori che da diversi giorni ormai stanno manifestando in diverse parti d'Italia per l'impossibilità di mettere in strada i propri mezzi a causa dell'aumento del gasolio. Il tavolo di oggi a Roma si è chiuso senza ancora una certezza su una riduzione netta delle accise e le ipotesi messe in campo dal Governo sono di un taglio di appena 15 centesimi sul costo del gasolio che ormai ha abboandantemente superato i 2.20 euro al litro.
In particolare in Sardegna continuano le proteste degli autotrasportatori nei porti dell'isola, nel video sopra il presidio dei camionisti a Cagliari.
'Non si tratta di annunciare fermi ufficiale dell'autotrasporto - spiega la portavoce di Ruote Libere Cinzia Franchini -.
Semplicemente occorre prendere atto che gli autotrasportatori, quelli veri, i titolari di aziende spesso composte da uno o due autocarri, quelli che ogni giorno con i loro mezzi trasportano le merci da nord a sud dell'Italia, con questo costo del gasolio non possono permettersi di viaggiare. Per questo i richiami alla responsabilità della categoria sono fuori luogo: qui nessuno è irresponsabile e tutti censurano azioni illegali: il fatto è che alle aziende conviene stare fermare piuttosto che viaggare in perdita. Avevamo auspicato che da Tavolo di oggi le vecchie associazioni uscissero con un taglio immediato delle accise, ma così non è stato. Accettare le promesse del Governo significa non comprendere lo stato drammatico in cui versa questo settore e significa, purtroppo, non essere assolutamente in grado di rappresentarne le istanze'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>