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Insieme al progetto del prolungamento del sottopasso ferroviario, nelle scorse settimane, la Giunta Muzzarelli ha approvato in linea tecnica anche il progetto esecutivo relativo alla mobilità del progetto periferie che individua la strada Canaletto come cuore dell’area a nord della ferrovia interessata dagli interventi. Una strada destinata a trasformarsi in una sorta di boulevard, con ciclopedonali su entrambi i lati e una fascia centrale verde che ospiterà, oltre alle alberature, anche la filovia e una nuova illuminazione stradale.
Il Canaletto, insomma, diventerà un elemento di connessione tra una porzione e l’altra della zona, favorendo la permeabilità per la mobilità dolce. Tutto come previsto, ma non realizzato, nel 1999, quando la giunta Barbolini che come assessore all'urbanistica aveva l'attuale assessore regionale Palma Costi, presentò il progetto faraonico della riqualificazione della fascia ferroviaria. Nove comparti da riqualificare. Oggi, come più volte documentato da La Pressa, realizzato soltanto in minima parte.
Ovvero un comparto e mezzo su nove. Tra i progetti mai realizzati, oggi ripresentati e rilanciati grazie al Piano periferie, c'è la rotatoria su via Fanti, all'altezza della porta nord della stazione, sulla quale doveva immettersi l'altro progetto abortito, quello relativo al prolungamento di via Soratore. Fino alla porta nord, appunto. Strada che invece di fermarsi all'altezza della rotatoria (quella si realizzata anche se non prevista) su via Canaletto, all'altezza del Palamadiba, doveva proseguire fino alla porta nord della stazione. Il prolungamento venne solo accennato, con le aiule, ma rimase chiuso. Per 10 anni almeno. Fino ad oggi, dove al posto della strada c'è ancora un parcheggio. Ed il collegamento che doveva ricucire sull'asse nord-sud, a fianco dell'area dell'ex consorzio, ha continuato a scucire e dividere due aree urbane. Fino ad oggi, alla presentazione degli stessi progetti non realizzati e ancora non realizzati.
Siamo andati in zona e con l'ausilio delle immagini abbiamo documentato ciò che c'è, ciò che doveva esserci e cosa, posto che le promesse del piano periferie siano mantenute (a differenza di quanto successe per il Piano di riqualificazione dell'ex fascia ferroviaria), ci sarà.
Redazione Pressa
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