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Il caro mutui frena la sua corsa grazie al calo dell’inflazione, che a novembre ha segnato +0,8%, e in seguito alla decisione della Bce di mantenere stabili i tassi. Secondo i dati di MutuiOnline.it, dopo due anni di aumenti ripetuti i tassi medi hanno registrato una riduzione dal 4,13% di ottobre al 3,85% di dicembre.
Acquistare casa in questo momento rimane tuttavia impegnativo, ma se si ha necessità di finanziare la spesa con un mutuo ci sono delle regole da seguire per fare la scelta più corretta e non rischiare di sobbarcarsi una spesa poco sostenibile.
La prima ha a che fare con la rata del mutuo che impegnerà buona parte della vita e dunque dovrà essere valutata con cura.
Per avere una quantificazione, ci si può servire dello strumento messo a disposizione da MutuiOnline.it per il calcolo del mutuo, al fine di conoscere l’importo esatto della rata per l’intera durata del finanziamento (se si scegliesse un tasso fisso), o stimato sulla base dei tassi in corso (se si optasse per un tasso variabile).
Basterà inserire l’importo, la durata e il tasso a regime (IRS per il tasso fisso ed Euribor per il tasso variabile), quindi lo spread praticato dalla banca. Si avrà così visibilità dell’importo della rata a regime, del numero di rate e del totale degli interessi da corrispondere.
Le altre spese da valutare quando si acquista casaRiguardo alla somma ottenuta in prestito serve ricordare che, salvo avere meno di 36 anni e accesso al Fondo di garanzia prima casa di Consap (copre l’80% del valore dell’immobile oggetto di ipoteca e consente di ottenere fino al 100% della somma), la cifra erogata coprirà al massimo l’80% della spesa, dunque, si dovrà disporre almeno del 20% di anticipo.
C’è poi il conto delle spese che questo passo fondamentale richiede, dai costi delle imposte sulla casa e sul mutuo da versare al momento dell’acquisto, alle commissioni da corrispondere al notaio, fino al compenso all’agenzia se c’è stato un intermediario nella compravendita.
Il focus sui mutui in Emilia-Romagna
A dare evidenza della difficoltà in cui gli italiani in procinto di acquistare casa si trovano è l’Osservatorio MutuiOnline.it. I dati relativi all’Emilia Romagna rilevano un calo dell’importo medio richiesto da 131.033 euro nel terzo trimestre dell’anno a 126.479 euro del quarto trimestre.
Aumenta per contro la percentuale del valore finanziato dell’immobile, con il loan-to-value 70-80% che passa dal 27,4% al 28,8% della domanda complessiva, mentre le richieste di importi superiori all’80% si ridimensionano dal 29,3% al 25,7%.
Si richiedono prevalentemente somme tra i 50.000 e i 100.000 euro (35,8%), ma anche superiori, tra i 100.000 e i 150.000 euro (31,9%). L’importo medio richiesto è di 126.500 euro.
Fino adesso la cautela ha suggerito la scelta del tasso fisso per il 91,3% dei richiedenti, mentre solo il 6,5% ha preso il rischio di un tasso variabile, percentuale comunque in aumento rispetto al trimestre precedente che aveva segnato il 5,8%.
I dati dell’Emilia-Romagna registrano un picco di richieste per la fascia di età tra i 26 e i 35 anni (37,8%), che ha approfittato in questo ultimo trimestre utile delle agevolazioni fiscali destinate a finire con il 2023. Rimane invece la garanzia Consap potenziata all’80% per gli under 36 con Isee entro i 40.000 euro.
Le richieste di mutuo prima casa aumentano dal 62,2% al 69,9% nel quarto trimestre, così come la domanda di mutui per la seconda casa, che passa dal 6,7% del terzo trimestre al 7,6% del quarto trimestre 2023. Calano infine le surroghe, dal 27,4% al 19,2%, per il massiccio ricorso negli ultimi mesi alle rinegoziazioni, concesse dalle banche ai già clienti a causa dei forti aumenti dei tassi.
Redazione Pressa
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