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Con il mondo intero ad essere cambiato profondamente, spinto dall’avvento della rete e dalle infinite possibilità che questa offre, connettendo persone, familiari, aziende e professionisti in modo istantaneo, il concetto di distanza ha teso a mutare di pari passo. Oggi più che mai, infatti, si è propensi nei confronti della celerità, abbattendo ogni barriera – anche fisica – allo scopo di conseguire un obiettivo o incontrare qualcuno, nonostante i km. È in questo peculiare frangente che l’aereo si è affermato sempre di più come una soluzione al contempo veloce e sicura per raggiungere destinazioni lontane.
Il vantaggio principale degli aerei è la possibilità di compiere lunghi tragitti in poche ore, anche se alcuni viaggi possono richiedere degli scali, in assenza di voli diretti.
Sebbene fare uno o più scali prima di giungere alla destinazione desiderata sia un'eventualità che tutti vorrebbero evitare, in molti casi – a meno che non si viri sul noleggio di un jet privato, in merito a cui il sito fastprivatejet.com dà informazioni dettagliate – questa è l'unica soluzione adottabile, dunque è importante conoscere le dritte necessarie per scongiurare situazioni che potrebbero pregiudicare l'intero viaggio.
Quando capita di fare uno scalo, insomma, ci si potrebbe trovare di fronte ad una serie di tedi da affrontare o, quantomeno, di fattori da prendere in considerazione. È alla luce di questi presupposti che, all’atto di programmare un viaggio – qualunque sia lo scopo finale dello spostamento – si rivela necessario considerare ogni possibile fattispecie avversa e definire una tabella di marcia da rispettare pienamente.
Soprattutto quando lo scalo è breve, infatti, si può correre il rischio di perdere il secondo volo, rimanendo bloccati al gate, tardando anche di un giorno il proprio arrivo a destinazione o, peggio, rischiando di perdere l’intero itinerario in assenza di alternative. Esistono, comunque, una serie di consigli e nozioni – oggetto di questo articolo – con cui è possibile ridurre il rischio che simili imprevisti possano presentarsi o, quantomeno, gravare così tanto su un viaggio. Come detto, li scopriamo di seguito.
Preferire un posto in prima fila
Generalmente, dopo l’atterraggio, i velivoli vengono aperti in entrambe le estremità. Ciò nonostante, è sempre consigliato scegliere dei posti alle prime file, essendo, quella, l’apertura predefinita nella stragrande maggioranza degli aerei. Così facendo non bisognerà attendere che gli altri passeggeri prendano il loro bagaglio o si mettano in fila, correndo il rischio di perdere minuti preziosi attraverso i quali assicurarsi di raggiungere il gate in tempo.
Studiare a fondo la tabella di marcia
Sotto questa voce vanno raggruppati diversi aspetti. Innanzitutto, è bene informarsi in merito alla procedura di check-in nei vari aeroporti, soprattutto quando si viaggia all’estero. Inoltre, studiare la piantina dell’aeroporto permette di avere un approccio ottimizzato lungo il tragitto e i controlli. Inoltre, in via preventiva, è bene scegliere con consapevolezza dei voli con degli scali previsti in tempi realistici. Generalmente, la tempistica di attesa ideale tra un volo e l’altro è pari a circa tre quarti d’ora. Ovviamente, a questa stima occorre aggiungere ogni eventualità avversa che potrebbe palesarsi.
Attenzione agli orari
Soprattutto i meno avvezzi a questa tipologia di voli devono tenere a mente che, nella scelta degli scali e, in generale, nell’organizzazione della tabella di marcia, va considerato l’orario d’imbarco e non quello di partenza. Generalmente, infatti, il gate chiude tra i 30 e i 10 minuti prima della partenza dell’aereo. Ciò vuol dire che, nonostante il velivolo possa essere ancora fermo, con il personale di bordo ad ultimare le procedure, alla chiusura del gate risulta impossibile accogliere altri passeggeri. In questo contesto, chiaramente, ogni secondo si rivela cruciale. Pertanto, è bene organizzarsi ed essere pronti ad un eventuale sprint alla volta del gate.