Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Un copione che si rinnova di anno in anno e che interessa l'autotrasporto artigiano, ovvero oltre il 70% delle imprese iscritte all'Albo di riferimento. Il tema rimane quello relativo alle deduzioni forfetarie per le spese non documentate. A qualche giorno dalle scedenze delle dichiarazioni dei redditi il Governo, attraverso l'Agenzie delle Entrate, non ha ancora emanato la circolare che definisce gli importi riferibili a tale agevolazione fiscale riservata appunto alle ditte individuali o le società di persone.
Si tratta di una agevolazione fiscale vitale per la sopravvivenza della componente artigiana dell'autotrasporto che, ancora una volta, rischia di essere la più penalizzata pur continuando a garantire elasticità, in questa fase delicata per tutto il comparto, ad un sistema economico reso rigido dai costi operativi italiani, più alti della media europea e da una concorrenza sleale sul fronte del costo del lavoro.
Somme queste che come altre previste per le imprese dimensionalmente più grandi, ad esempio sconti inal per i lavoratori dipendenti, che dovrebbero essere garantite strutturalmente e non contrattate come ad un suq arabo tutti gli anni tra il Governo e le associazioni di rappresentanza.
Associazioni che dal canto loro rappresentano spesso interessi differenti, collettivi e non purtroppo, e che quindi forse non riescono a fare sentire la loro voce, ma soprattutto quella delle imprese a loro associate, con quella intensità che sarebbe necessaria. Per il momento hanno provveduto ad informare il Governo che se non arriveranno tempestive risposte mobiliteranno la categoria.
Ricordiamo che le deduzioni forfetarie per le spese non documentate sono previste per i trasporti effettuati personalmente dall'imprenditore oltre il Comune in cui ha sede l'impresa; per il periodo d'imposta 2015, nella misura di 51 euro. La deduzione spetta anche per i trasporti effettuati personalmente dall'imprenditore all'interno del Comune in cui ha sede l'impresa, per un importo pari al 35% di quello spettante per i medesimi trasporti oltre il territorio comunale.
Per il 2016 il ministro Delrio si è impegnato a mantenere i medesimi importi.
Cinzia Franchini
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>