'Questo fatto grave riporta al centro il tema della sicurezza reale in città, rendendo evidente come l’attivazione anche in quest’area della cosiddetta zona rossa da sola non basti - proseguono Lenzini e Manicardi - ma deve essere accompagnata da un vero rafforzamento del presidio del territorio, con più uomini delle forze dell’ordine e maggiori strumenti operativi, se non vogliamo che tale misura resti unicamente d’impatto mediatico, ma insufficiente sul piano concreto. La sicurezza non si garantisce con annunci o spot sulla stampa, ma con una presenza costante dello Stato, con politiche di prevenzione, ascolto del territorio e interventi strutturali - ribadiscono i due esponenti dem - per questo chiediamo al Governo di fare finalmente la sua parte, a partire dall’elevazione della Questura di Modena in fascia A, ormai non più rinviabile per una città e una provincia con queste dimensioni e complessità, e dalla riattivazione e rinnovo del Patto per la Sicurezza, attivo dal 1998 ma ad oggi non riconfermato per volontá del Governo Meloni'.
'La situazione complicata sul territorio è dovuta agli organici che non sono all’altezza delle necessità, come ribadito in primis dai sindacati di Polizia - sottolineano Lenzini e Manicardi - e l’assenza di risorse per la sicurezza nella manovra di bilancio è un problema non solo modenese, ma che riguarda le periferie e le stazioni di tutta la penisola. I modenesi hanno diritto di vivere la propria città in sicurezza senza paura, senza zone d’ombra e attraverso risposte celeri e concrete - concludono - che pretendiamo dal governo se vogliamo che la sicurezza sia presente quotidianamente nei quartieri e nelle strade di Modena e non solo nei titoli dei giornali'.
Nella foto, il segretario comunale del PD di Modena Diego Lenzini




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