Egregio direttore,
Il recente omicidio avvenuto nella sera tra il 4 e il 5 ottobre in via Roncaglia dà il segno di ciò che è divenuta Modena: una città contaminata da una pletora di stranieri vezzeggiati da pasciuti “liberal”, che dottoreggiano dai loro troni di inconsistenza.
L’altro giorno un gruppuscolo di giovani nordafricani giocava a pallone nel passaggio retrostante le pensiline degli autobus in via Molza, proprio nel tratto che si deve percorrere per attraversare e recarsi in biglietteria: nessun cenno di cessione delle attività sportive, solita discussione per fargli capire che qualcuno aveva il diritto di passare senza beccarsi delle pallonate in faccia.
Le verrà da sorridere leggendo questo episodio, che naturalmente non dà il senso dell’improbabile crogiolo multiculturale che Modena sta diventando. A mio parere, tuttavia, è un piccolo segnale della strafottenza di determinati gruppi culturali, naturale effetto di una politica che poggia le basi su un’idea totalmente travisata di accoglienza. In altre parole, un castello di sabbia che ci sta rendendo entità sempre più a rischio aggressioni, vandalismi, furti, imposizioni di un certo modo di intendere l’uomo e la società.
Mi piacerebbe che il primo cittadino e la sua giunta rispondessero alla mia domanda: la ruota panoramica è ancora la soluzione? E che i modenesi mi dicano in tutta sincerità: la logica dello gnocco e tigelle da festa all’Unità è per voi ancora qualcosa che vi fa dormire sonni tranquilli?
Sono aperto al dibattito
Ettore Mengozzi
Omicidio via Roncaglia, la ruota panoramica è ancora la soluzione?

I modenesi dicano in tutta sincerità: la logica dello gnocco e tigelle da festa all’Unità è per voi ancora qualcosa che vi fa dormire sonni tranquilli?
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