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Oggi, venerdì 11 febbraio, alle 19, al Teatro San Leonardo di Bologna è di scena il duo composto da Anouck Genthon e Lionel Marchetti; componendo con la mescolanza di suoni acustici ed elettronici, i due strumentisti sviluppano un gioco eteroforico e una complessità armonica che si sviluppa, per rimbalzi naturali, in tutte le direzioni. Suonano l’uno di fronte all’altro, circondati dal pubblico che, in questo modo, si trova in contatto con l’emissione del suono, all’interno dell’acustica.
Anouck Genthon
Nata in Francia, è una violinista, improvvisatrice ed etnomusicologa di stanza a Ginevra. Genthon àncora il suo lavoro allo sviluppo di un proprio linguaggio improvvisativo attraverso l’esperienza del suono e dell’ascolto. Le piace impegnarsi in forme trasversali di forme di ricerca e suona in vari contesti all’incrocio tra musica improvvisata, sperimentale, contemporanea, elettroacustica e tradizionale, attraverso diversi progetti in solo o con grandi ensemble.
Collabora tra gli altri con Jacques Demierre, David Meier, Lionel Marchetti, Antoine Läng, Ed Williams, Mathias Forge, il trio tangent+mek, il quartetto LGBS, il collettivo d’improvvisazione Le Un, la Insub Meta Orchestra e il Grand Chahut Ensemble.
Il suo lavoro è pubblicato da Newwaveofjazz, Another Timbre, Confront Recordings, Pan y rosas discos, UNRec, Insub. Records, Le petit label, Thödol, Gamut Edition. È membro del collettivo @ptt (promozione dell’arte acustica nei campi della musica, del linguaggio e delle arti visive) e di Insub. a Ginevra. È autrice di Fictation (Gamut, 2020) e di Tuareg Music. Dal simbolismo politico alla singolarità estetica (LHarmattan, 2012).
Lionel Marchetti
È compositore di musica concreta. Dapprima autodidatta, approfondisce poi il repertorio della musica concreta, come arte acusmatica, con Xavier Garcia presso il Groupe de musiques vivantes di Lyon (GMVL). In concerto esegue le sue composizioni su vari sistemi di spazializzazione del suono (acusmonium da 4, 8, 12 o più altoparlanti).
Si dedica anche, in solo, all’improvvisazione (dispositivo analogico sperimentale con vari microfoni, feedback, onde radio, registratore a nastro magnetico, altoparlanti modificati, sintetizzatori analogici, ecc.). Dalla fine degli anni ‘80, e in linea con le prime opere di musica concreta, lavora quotidianamente, in quella che ama chiamare la sua officina del suono, a una poetica musicale consentita solo dall’uso delle tecnologie, ovvero l’uso dell’altoparlante per le registrazioni. Allo stesso tempo, persegue un lavoro di scrittura poetica nonché un approccio teorico alla musica concreta e all’arte dell'altoparlante come artista praticante del genere legato a una sensibilità e a una lettura poetica di questo modo di fare musica con i suoni registrati.
Ha inciso per etichette come Vand’Oeuvre, Metamkine, Room40, Signature, Erstwhile, in solo e in collaborazione con Michel Chion, Jérôme Noetinger, Olivier Capparos, Pascal Battus, Vanessa Rossetto, tra gli altri.