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Qui Londra: Il “ BESPOKEN ACCESS AWARD” Contest, Modena ancora protagonista.
Londra. Metropoli cosmopolita, crogiulo di razze e culture diverse. Capitale di un Regno che nel bene o nel male ha fatto e fa la storia del nostro mondo. Unito, solido nel difendere i capisaldi dell’essere inglese, con una devozione smisurata verso la Corona , ma anche con forti contrasti (specie nel passato) nello stesso territorio britannico. Colonizzatore, ancorato alle tradizioni, come quella secolare del tè alle 17, ma anche città, popolo, nazione, assolutamente abituato a generare novità. In tutti i campi e in tutti i settori.
E dove se non a Londra poteva quindi nascere una competizione come quella legata al miglioramento degli ambienti dal punto di vista della accessibilità? Cosi qualche anno fa dalla lungimirante mente è nato un contest da nome:”BESPOKE ACCESS AWARDS”.
Competizione che nasce nel 2016 appunto, in collaborazione con il Royal Institute of British Architects (RIBA) e si connota fin da subito come una contest internazionale, ritenuto importante a livello mondiale. Il “Bespoke Access Awards”.
Al suo secondo anno, Bespoke è un concorso internazionale di design gestito in collaborazione con il Royal Institute ideato per intercettare, premiare e promuovere il design dell’accoglienza accessibile, per rendere, soprattutto l’esperienza alberghiera e di strutture ricettive, più inclusiva per gli ospiti che purtroppo sono affetti da disabilità di natura diverse, attraverso una accessibilità inclusiva, un percorso sensoriale, una modalità nuova da apprendere e vivere lo spazio accessibile ed inclusivo.
Questa competizione dispone di un montepremi annuale di circa £ 20.000 (US $ 28.000, € 23.000). Cosi come nell’edizione passata, anche questo anno hanno partecipato progettisti, architetti, da tutte le parti del mondo: Inghilterra, America, Emirat,i ma non solo da questi paesi.
In questa lista, hanno partecipato anche due italiani: l’architetto Maria Claudia Brighenti e Marcello D’Orsi titolare di una azienda di progettazione la Modo Construction & Management di Soliera (Mo) ma ancor prima, professionista che svolge l’attività di Disability Manager.
Questi due italiani, in stretta sinergia e supporto degli architetti MnM Studio di Dubai, hanno firmato un progetto con tale qualità e novità da vincere il primo premio di questo importante e prestigioso contest internazionale. Il progetto dal titolo 'Empathy through aesthetics' (“L'empatia attraverso l'estetica”), è nuovo nel suo spirito, nel suo approccio al tema, nella sua essenza più vera. Una nuova sensibilità rispetto all’accessibilità, perché basata sui cinque sensi e con caratteristiche fortemente integrate tra loro. In questo modo colui che ne usufruisce ne “subisce” anche un miglioramento del suo benessere psicologico, ad esempio l'ospite nel proprio alloggio dell’hotel oppure l’ospite nelle parti comuni come una lobby o una zona living. Tutto questo non tralasciando mai un certo fascino visivo con il design circostante. Anche la Baronessa Celia Thomas, presidente della giuria ha avuto modo di esplicitare durante un intervista, quanta enfasi è stata posta sull’emotività dell’ospite, impressionandola positivamente. Ambienti inclusivi, fruibili con un particolare gusto estetico.
Una bella soddisfazione per i progettisti italiani, una bella soddisfazione per Modena.
Stefano Colletta
Marketing Manager
Modo Accessability