Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Il meglio del giornalismo da tutto il mondo a DIG Festival, dal 21 al 24 settembre a Modena. «Don't give up» è il titolo della IX edizione del più importante festival europeo dedicato al giornalismo investigativo e di reportage che torna nella città emiliana con un centinaio di eventi in quattro giorni: crisi climatica e indagine dei disastri ambientali, estremismi e guerre, disuguaglianze e fine del lavoro, criminalità organizzata e libertà di informazione, futuro di Internet e nuove resistenze. Una manifestazione sempre più ricca con talk, proiezioni, workshop, teatro, arte, musica, l'assegnazione dei DIG Awards 2023 e del DIG Pitch.
In meno di dieci anni, DIG Festival è diventato il più importante festival di giornalismo investigativo e di cultura contemporanea in Europa. È un punto di riferimento mondiale per reporter, inchiestisti, registi e produttori indipendenti, ed è un'esperienza unica di approfondimento, arricchimento e informazione anche per il suo prezioso pubblico sempre più ampio e generalista.
Come ogni anno, DIG Festival 2023 Don't give up, offre le sue rassegne eccezionali con la selezione del meglio, a livello mondiale, dell'inchiesta, del reportage e del documentario - sia video, sia audio - che concorre per un DIG Award. In più, gli incontri con i protagonisti e gli autori, mostre d'arte e di denuncia, concerti, teatro e workshop. La nuova edizione di DIG Festival, dal 21 al 24 settembre 2023, porta a Modena quasi 100 eventi in soli quattro giorni. Florence Aubenas, Cory Doctorow, Nicola Gratteri, Erik Gandini, Ana Juan, Daniela Pes e Paolo Nori sono solo alcuuni dei grandi ospiti preseti.
Si comincia giovedì 21 settembre al Complesso San Paolo con l'inaugurazione della mostra personale dell'acclamata artista Ana Juan, chiamata dal Direttivo di Associazione DIG - ETS (Alberto Nerazzini, Valerio Bassan, Francesca Coin, Philip Di Salvo e Davide Fonda) a realizzare il Watchdog del 2023, il 'cane da guardia' simbolo del giornalismo di inchiesta e di ogni edizione del Festival.
Grazie alla collaborazione di DIG con la Galleria D406 di Andrea Losavio, l'illustratrice spagnola, tra le più talentuose e apprezzate al mondo, porta a Modena le sue celebri copertine realizzate per The New Yorker e le opere che raccontano la sua splendida carriera, sospesa tra favola e realtà. A seguire, nella cornice della Chiesa di San Carlo, l'apertura ufficiale di DIG Festival 2023 Don't give up, alla presenza di svariati ospiti speciali, tra cui Luciana Castellina e Eddi Marcucci.
Durante DIG Festival 2023 Don't give up si parlerà di conflitti, di emergenza climatica e delle grandi crisi del nostro tempo, di AI, futuro di Internet e autoritarismo tecnologico, di lavoro, sanità, criminalità organizzata e finanziaria, delle minacce all'informazione indipendente e di giornalisti minacciati, silenziati, uccisi. L'invito a non mollare sarà documentato e urlato.
I temi
- l'emergenza climatica e le sue ripercussioni anche mediatiche (in programma diversi workshop di formazione e panel, come quelli con le giornaliste Stella Levantesi e Silvia Lazzaris, o quelli organizzati da DIG con uno dei suoi partner, Journalismfund, l'organizzazione che si occupa del coordinamento e finanziamento di inchieste in Europa e che porta al Festival alcuni tra i migliori giornalisti europei che hanno lavorato sull'impatto del cambiamento climatico grazie all'Earth Investigations Programme);
- algoritmi e intelligenza artificiale saranno oggetto di diversi incontri, dedicati in particolare a come il giornalismo deve e sta già indagando la loro opaca applicazione in contesti sensibili, come il welfare e la giustizia, o il loro uso da parte delle forze di polizia. Tra gli ospiti più importanti c'è Cory Doctorow, celebre autore di fantascienza e attivista della Electronic Frontier Foundation (EFF), la più nota organizzazione per la difesa dei diritti digitali al mondo: la sua keynote è dedicata alla crisi delle grandi piattaforme digitali e all'ascesa di una Internet popolata di contenuti creati da macchine e intelligenze non umane. Di AI e algoritmi in contesti sensibili parleranno anche Gabriel Geiger e Pierluigi Bizzini, rispettivamente giornalista di Lighthouse Reports e fellow di AlgorithmWatch, due organizzazioni che si sono distinte negli ultimi anni per il loro lavoro di inchiesta sulle forme digitali del potere;
- il lavoro e la sua fine (non solo l'incontro con il noto regista italo-svedese Erik Gandini che presenta il suo ultimo film After Work, anche panel e dibattiti con Francesca Coin di DIG, sociologa, autrice del saggio di successo Le grandi dimissioni, edito da Einaudi);
- corruzione, criminalità organizzata, libertà di indagare dei giornalisti e dei magistrati (fra gli eventi dedicati alle tematiche, si segnala l'incontro esclusivo di sabato 23 settembre con il Procuratore Nicola Gratteri, in collaborazione con Fnsi).
Quest'anno le mostre a DIG Festival saranno addirittura tre, tutte gratuite: oltre alla personale di Ana Juan, è protagonista la satira, con le opere finaliste degli European Cartoon Award del 2023, in collaborazione con lo European Press Prize, prestigioso riconoscimento giornalistico del continente, ed è protagonista la guerra in Ucraina, con Double Exposure, la mostra dell'artista di Kyiv Inga Levi che a DIG 2023 presenta i nuovi disegni del suo diario di guerra (l'esposizione, in collaborazione con Grabinski Point, include anche una video inchiesta di Forensic Architecture).
Teatro e cinema
Venerdì 22 settembre alle 21, nella Chiesa di San Carlo, il palco sarà di Paolo Nori e del suo spettacolo 'La libertà. Primo episodio'. Un discorso, come suggerisce il titolo, sulla libertà che è un primo tentativo, la prima tappa di un percorso possibile che passa attraverso due figure straordinarie della letteratura russa: Daniil Charms e Iosif Brodskij.
Per quattro giorni nelle sale dello storico Cinema Astra saranno proiettati i film finalisti nelle cinque categorie video dei DIG Awards, alla presenza degli autori che raggiungeranno Modena da ogni parte del mondo. Oltre ai titoli in concorso, il Festival presenta come ogni anno una ricca sezione di film e anteprime extra. Il Festival ospiterà, come sempre, anche le sessioni della DIG Academy - con cui DIG offre 12 workshop gratuiti di alta formazione aperti a tutti e accreditati dall'Ordine dei Giornalisti - ospitate all'interno del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Modena.