GIFFI NOLEGGI
La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook Twitter Youtube Linkedin Instagram Telegram
GIFFI NOLEGGI
articoliChe Cultura

Malandrino e Veronica, la risata come stile di vita

La Pressa
Logo LaPressa.it

Intervista a Roberto Malandrino e a Paolo Maria Veronica, comici di talento


Malandrino e Veronica, la risata come stile di vita
Paypal
Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

Roberto Malandrino e Paolo Maria Veronica sono amici da sempre, da subito, negli anni della scuola a Novara, hanno cominciato a condividere il palco per divertirsi e far divertire gli altri; di lì a breve le serate al Derby di Milano, il tempio del cabaret, tanta TV, RAI e Mediaset, il teatro, con alcuni titoli cult, e gli spettacoli insoliti e sperimentali, comici veri dotati di grande creatività;  insieme a Francesco Russo li abbiamo incontrati a Bologna per un'intervista, i racconti di una vita artistica e di amicizia insieme e tante, tantissime risate.



Partiamo dalle origini, come nasce la vostra collaborazione e cosa vi ha fatto venir voglia di fare il mestiere di attore?
V: Io fin da ragazzino ero appassionato di teatro, quello classico; avevo però un'indole più 'burlona', con Roberto eravamo molto amici, frequentavamo la stessa scuola e un giorno gli ho detto, se sei mio amico vieni con me a fare il comico e lui accettò. Abbiamo iniziato come tutti a fare spettacoli per bambini, i clown e il teatro di strada. Abbiamo fatto la vera gavetta e così iniziato col cabaret nei locali, quelli dove ti tirano di tutto.

Quali furono gli episodi che vi convinsero ad andare avanti e a non mollare?
M: L'anno cruciale fu il 1982, eravamo in giro a sperimentare le nostre cose e poi qualcuno alla RAI ci notò, Guido Sacerdote, che istituì un concorso Volti nuovi per il cabaret, lo vincemmo noi e Fabio Fazio che faceva l'imitatore. Da lì è iniziata la nostra esperienza con la RAI che ci portò a fare delle cose veramente belle.

Iniziammo con Loretta Goggi nel programma Loretta Goggi in quiz.

Avete avuto una madrina davvero importante.
V: Fantastica, con lei poi è nato un sodalizio, abbiamo fatto Canzonissime e Ieri, Goggi, domani.

Un'altra esperienza fondamentale è stata poi quella del Derby.
M: All'inizio eravamo insieme anche ad altri ragazzi che si erano appassionati e decidemmo di andare al Derby; ci mandarono sul palco e andò male, l'anno successivo tornammo solo noi due, salimmo sul palco e il pubblico iniziò a ridere e arrivò il contratto, ci esibivamo tutte le sere dal martedì alla domenica. Ci siamo fatti davvero le ossa, dovevi lavorare sempre, sia che ci fossero 4 persone o che ce ne fossero 100; è stato poi un luogo di grandi incontri, Giobbe, Enzo Iacchetti, Paolantoni e Sarcinelli, amici con cui abbiamo condiviso i momenti più belli della nostra vita.
Era una grande Milano. 

Parliamo dei vostri spettacoli teatrali.
V: Dopo le prime esperienze, abbiamo iniziato con gli spettacoli più da cabaret strizzando l'occhio al teatro 'ufficiale'; all'epoca pensavamo che ci dovesse essere maggiore apertura al teatro di risata. 

Arrivate a Bologna, come mai e quale fu la prima impressione.
M: A Bologna eravamo già stati perché avevamo lavorato per il Black Shadow, un vecchio night, facevamo cabaret tra le spogliarelliste. Lo sbarco ufficiale fu nel 1991, in città c'era un gran fermento, l'assessore Sinisi organizzò Bologna sogna, una serie di appuntamenti per l'estate; ci destinò ad un cortile, Daniele Sala, regista dell'evento, siccome ci aveva visto interpretare Padre Buozzi e Marcolino, ebbe l'idea di fare il cortile della parrocchia; fu un successo enorme; l'anno dopo ci portò al Puccini comic horror show, mille persone a sera; venivano in città molte persone da fuori perché si era sparsa la voce che a Bologna stavano avvenendo cose davvero belle. Poi il Ruvido, e spettacoli come Il risveglio di Re Tamarro e Il ritorno del Re Tamarro. A Bologna il pubblico ci ha dato davvero tanto, persone che ci seguono sempre e ci danno tantissimo calore.

Negli anni '90, terminati gli spettacoli, c'erano locali a Bologna che frequentavate?
V: Con Daniele Sala iniziammo a frequentare l'osteria Le Mura, per dieci anni è stato il nostro covo, ma non solo per noi, era il luogo di ritrovo per tantissimi artisti; ricordo Gianni Cavina, Vinicio Capossela, Diego Abatantuono, Stefano Accorsi, delle serate fantastiche. 

Lavorare per quarant'anni, insieme, in vari settori, qual è il segreto?
V: Una delle cose fondamentali è che io volevo lavorare con un amico, lavorare da solo mi mette tristezza, riuscire a condividere con qualcuno tutti i momenti più belli, quelli più divertenti. Sono attimi per cui vale la pena fare questo lavoro, ogni problema si supera.
Stefano Soranna


Stefano Soranna
Stefano Soranna
Mi occupo di comunicazione e pubblicità da un po' di tempo. Su La Pressa scrivo di musica, libri e di altre cose che mi colpiscono quando sono in giro o che leggo da qualche parte. La..   Continua >>

 
Email
 

Articoli Correlati

Acof onoranze funebri
Che Cultura - Articoli Recenti
L'Astrazione figurativa di Carlo ..
Oggi la inaugurazione: l’esposizione rimarrà aperta fino al 5 maggio 2024
20 Aprile 2024 - 17:04
Vignola, sabato concerto dei DegHerl
Al Circolo Ribalta, musica live dalle 21
17 Aprile 2024 - 18:49
Vignola, domenica concerto dei Cloud ..
Al Circolo Ribalta, musica live più dj set dalle 19
12 Aprile 2024 - 12:11
La villa sulla scogliera, nel libro ..
Si è tenuta martedì pomeriggio nella cornice nella Meeting room di via Rua Pioppa a ..
11 Aprile 2024 - 09:49
Che Cultura - Articoli più letti
Gli italiani scoprirono che Muccioli ..
Intervista a Paolo Severi, uno dei protagonisti di SanPa, il documentario di Netflix. ..
17 Gennaio 2021 - 18:17
Se la locomotiva di Guccini si ..
Guccini si scaglia contro l'opposizione brandendo l'arma più subdola, la bandiera di ..
27 Aprile 2020 - 10:59
Agamben: 'Dopo questi 2 anni metto in..
'Se non si ripensa da capo che cosa è progressivamente diventata la medicina non si potrà ..
04 Dicembre 2022 - 15:22
Quattro dolci tipici della cucina ..
Il bensone, la bonissima, i tortelli fritti modenesi al savor e la torta Barozzi
01 Marzo 2021 - 17:51