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Modena post punk. Emozionante storia dei Centri Giovani degli anni '80

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Nei primi anni '80 non andavi a vedere i gruppi più importanti a Milano, venivano tutti a Modena o a Bologna


Modena post punk. Emozionante storia dei Centri Giovani degli anni '80
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Il doppio CD   “391 - VOYAGE THROUGH THE DEEP 80s UNDERGROUND IN ITALY”, dedicato alla musica emiliana new wave/post punk anni '80, ha molti meriti, oltre a raccogliere dei brani strepitosi, ha permesso di riscoprire e raccontare storie ormai dimenticate. Una tutta modenese è quella dei Centri Giovani San Paolo e Villa D'Oro, nati rispettivamente nel 1977 e nel 1979. Ne ho parlato con Nadia Lodi entusiasta protagonista di quel periodo. 
 
'I Centri Giovani nascono a Modena alla fine degli anni '70 per contenere l'esuberanza di alcuni giovanissimi adolescenti residenti in centro storico, figli di famiglie di immigrati meridionali. L’idea fu dell'assessore Liliano Famigli e il progetto fu realizzato dal pedagogista Sergio Neri. All’inizio il primo Centro, quello del San Paolo, prevedeva sia momenti di gioco sotto la guida di operatori, sia corsi di fotografia, teatro, grafica e i partecipanti erano soprattutto gli adolescenti dei centri estivi.

Poco dopo, arrivarono anche i ragazzini ‘non integrati’ e persino un piccolo gruppo di tossicodipendenti appassionati di musica che stazionavano nella sala specifica per ascoltare dischi. Presto i due gruppi si scontrarono e i tossicodipendenti, vere e proprie mine vaganti, non si presentarono più. La musica diventò subito fondamentale, pochi ragazzi potevano permettersi di comprare uno strumento musicale o affittare una sala per le prove, nei Centri Giovani potevi farlo gratis. Il clima degli anni che vanno dal 1979 al 1982 era davvero eccitante. Nel 1980, a Fiorano, era nata Antenna Uno Rock Station, una radio che trasmetteva rock alternativo e new wave, uno stimolo continuo per i ragazzi modenesi che trascorrevano le loro giornate a suonare, proprio come facevano i loro coetanei londinesi. Modena era una città che all'epoca non poteva certo definirsi provinciale.


Alla Villa D'Oro l'atmosfera era più legata alla sperimentazione, alla creatività a 360°, tra i gruppi ci sono continui scambi di componenti, c'è più irrequietezza, si scrive qualche brano, ci si esibisce live e poi il gruppo si trasforma. Al San Paolo erano presenti molti più gruppi, alcuni decisamente new wave, altri, nel tempo, si legarono alla tradizione rock blues, più mainstream. Con l'apertura del leggendario circolo Wienna, rimpianto punto di riferimento per gli amanti della musica in città, molti gruppi potevano suonare davanti ad un pubblico attento e curioso. Fra i musicisti dei due centri c'è però una forte rivalità, stupidamente non si andava ai concerti organizzati dai rivali. Si arriva al paradosso che alcuni gruppi li ho ascoltati solo ora, grazie ai CD della compilation. Non c'erano neanche rapporti coi musicisti delle città vicine, dei meno conosciuti si ignorava persino l'esistenza. Tanto talento, tanto entusiasmo, ma l'incapacità di fare rete. Molti gruppi si sono sciolti dopo pochi anni, qualcuno partiva per il militare, altri iniziavano l’università (ritenuta una cosa adulta, al contrario del suonare in un gruppo) oppure mollavano tutto perché si fidanzavano. 
 
A Modena, grazie anche ai Centri Giovani c'era una cultura musicale diffusa, ce la giocavamo solo con Bologna. Nei primi anni '80 non andavi a vedere i gruppi più importanti a Milano, venivano tutti a Modena o a Bologna. Nel 1981, al Palazzetto dello Sport, tenne un concerto Siouxie and the Banshees (come spalla c’erano gli S80, gruppo del Centro Giovani Villa d’Oro) e in Piazza d'Armi si esibirono i Tuxedomoon e i Bauhaus. Tutto questo è finito. Quando ci fu il concerto di Modena Park si poteva sfruttare il palco il giorno prima per far suonare qualche gruppo 'underground', era un'opportunità unica, far capire ai modenesi che non c'è solo Vasco Rossi, ma l'occasione è stata persa'.  

Stefano Soranna

Stefano Soranna
Stefano Soranna
Mi occupo di comunicazione e pubblicità da un po' di tempo. Su La Pressa scrivo di musica, libri e di altre cose che mi colpiscono quando sono in giro o che leggo da qualche parte. La..   Continua >>

 
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