Disubbidienti e recidivi. Hanno i soliti trabiccoli, sono già sbronzi alle 11 di mattina e, data l'ora, anche eccessivamente galanti con le signore. Perché gli alpini ci tengono alla loro caricatura, usano l'appeasement alla rovescia e fanno del loro meglio per diffondere alle nostre latitudini la massima inglese che delle cose serie vuole si parli con leggerezza, mentre la serietà è riservata al superfluo. Si beffano di noi parrucconi indicando il rovescio di quel che sono, lavoratori quando sembrano dei perdigiorno, precisi quando si fingono distratti, fedeli quando sembrano inaffidabili e terribilmente seri laddove appaiono dei caciaroni. Se qualcuno non vuol capire, ciccia. Uno li vede e sta sempre li a chiedersi se è la Lega Nord che ha preso da loro o chi. Il fatto è che detengono un marchio di fabbrica autoctono soggetto a diverse imitazioni, ma inesportabile al di là dell'arco alpino.
Modena città sta ospitando la due giorni della loro Adunata annuale, la 75esima.
E a vederli, ad ascoltare il loro (il nostro?) Inno d'Italia ci si commuove. E si rimpiange quel senso di appartenenza che muove ancor oggi quelle anziane penne nere. Li si ascolta e ci si domanda dove abbiamo sbagliato in mezzo. Dove, improvvisamente, abbiamo perso per strada il 'noi': fosse la penna nera sul cappello o l'Unità sottobraccio? Quando, da un giorno all'altro, abbiamo smesso di bere vino e di piangere alle feste popolari? Quando è successo che l'appartenenza è diventata uno strumento utile solo a comandare, una medaglietta, un lasciapassare? Quando le persone buone e intelligenti hanno iniziato a vergognarsi a dire 'noi' e hanno preferito chiudersi in un 'io' perdente e rancoroso? Perchè siamo riusciti a ridurre una divisa in una maschera di carnevale, i valori in caricature, il cerimoniale in teatro?
Quando le stelle alpine profumate e delicate sono diventati tristi fiori di plastica cinese da usare per il taglio del nastro con sindaco, vescovo e bambina in abito da Comunione?
Eppure ascoltando l'Inno di Mameli, cantato da quegli anziani un po' curvi, con le camice rigonfie e il cappello piegato a destra, viene da pensare
Leo