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“Ciao mamma, sono un nerd”, campeggia sulla borsa di una ragazza con una parrucca vistosa, due zeppe portate con disinvoltura insieme a un paio di calzettoni e a una gonnellina da collegiale, che la fanno assomigliare alla protagonista di un manga giapponese. Di età indefinibile, perché non si tratta di un’adolescente, riassume lo spirito del pubblico, numeroso, di Modena Nerd, la fiera dedicata ai fumetti, ai videogiochi, alle action figures, ai cosplayer e agli youtuber, che si tiene oggi e domani nei padiglioni di ModenaFiere.
Passeggiando tra gli stand e in galleria, in pochi minuti abbiamo incontrato, in carne e ossa, Deadpool e il Coniglio di Alice, il Pinguino e lo Spaventapasseri dall’universo DC comics, Dylan Dog e i personaggi del manga Death Note e Obi Wan Kenobi in compagnia di Darth Vader…Tutti in libera uscita in attesa della Gara Cosplay, che decreterà il miglior costume e la miglior interpretazione del personaggio.
Ci hanno anche offerto di provare una spada laser, con tanto di corso improvvisato di scherma stellare e, rimanendo sempre in tema (di spade), negli stand si contendono la palma della presenza i personaggi della fortunata serie di HBO “Il Trono di Spade”, il sempreverde Harry Potter e “Il Signore degli anelli”, tra magliette, ciondoli delle varie casate, cartoline e poster con i volti dei protagonisti e action figures.
In una teca campeggia una riproduzione di Raoh in sella al cavallo Re Nero, una vera opera d’arte che è un colpo al cuore per tutti i nostalgici del cartone animato giapponese Ken il Guerriero. Il Re di Hokuto guarda con aria di sfida un altro cattivo, Darth Vader senza la classica maschera a campana, che lo fissa in cagnesco da un’altra teca.
Più o meno ovunque spopolano i Funko Pop, le riproduzioni super deformed in vinile dei personaggi del cinema, delle serie TV, dei fumetti, della musica e dello sport. I collezionisti e gli appassionati si aggirano in cerca del personaggio mancante, oppure di qualche colpo fortunato, perché chi se ne intende sa che un bollino sulla scatola che segnala un pezzo esclusivo o a tiratura limitata, può fare la differenza, soprattutto tenendo conto che, nel tempo, questi “pupazzetti” possono valere anche centinaia di euro.
E se proprio viene un languorino, perché non provare (a prezzi di Tokyo!) qualche snack giapponese? C’è la versione dei Mikado alla banana, allo yogurt e alla fragola, da abbinare al latte aromatizzato, oppure la soba o i noodles istantanei, da resuscitare con un bicchiere di acqua calda che, come ammonisce il cartello, si può richiedere al bar.
Novità, classici e vintage nell’Area Fumetti, con più di 100 espositori. Spulciando si sono visti anche Le Ricette di Nonna Papera e Il Manuale delle Giovani Marmotte, ma anche intere serie manga per gli appassionati del genere ed esclusive da collezione dei fumetti Marvel, DC Comics, oltre a tavole originali. Sicuramente interessante osservare i maghi della matita all’opera. In diretta, con tratti veloci e precisi di grafite o pennelli, professionisti come Laura Braga, Carmine di Giandomenico, Mirka Andolfo, Michela Cacciatore e Giuseppe Camuncoli danno vita a personaggi fantasy, dell’universo Marvel o Disney.
Videogiochi per tutti i gusti: dall’area Retrogaming, dove chi ha superato abbondantemente gli “anta” può tornare bambino giocando a Pac-Man o a Space Invaders al contest Nerd Jam, dove gli aspiranti sviluppatori hanno trenta ore di tempo per creare il proprio videogioco. E siccome certi giochi non invecchiano mai, anzi, si evolvono nel tempo fino a diventare una vera e propria arte, nell’Area Temporary Bricks di 300 mq si possono ammirare le creazioni realizzate con i mattoncini Lego, oltre a trovare le ultime novità.
Infine, parlando di miti delle giovani generazioni, le star sono gli Youtuber, giovani poco più che ventenni da milioni di visualizzazioni, da Maurizio Merluzzo al modenese GaBBoDSQ, dai baresi Frenchmole, a Il Pancio e gli Autogol.
Insomma, possiamo dire che il termine nerd, un tempo usato per indicare una persona “secchiona”, asociale, che passa il suo tempo chiuso in casa tra tecnologia, videogiochi e fumetti, è stato definitivamente spogliato della sua connotazione negativa, fino a diventare motivo di orgoglio e, in certi ambiti, simbolo di un’identità di gruppo. E lo dimostra il pubblico eterogeneo, dalle famiglie, ai millenials, agli over 40, che non perdono l’occasione per tornare un po’ bambini.
MaFi
Le fotografie sono di Claudio Vincenzi