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'Prendiamo atto di un vento nuovo, di un forte impegno del nuovo governo, sia di Salvini sia di Di Maio, su temi per noi fondamentali: fisco e semplificazione burocratica. Prendiamo atto di un impegno forte del governo nei confronti delle piccole e medie imprese che rappresentano il 50% del tessuto economico in italia. e che in questi ultimi dieci anni ha perso 108.000 negozi e 630.000 lavoratori tra commerciisnti e artigiani'.
Patrizia De Luise, Presidente nazionale Confesercenti oggi a Modena per l'assemblea provinciale dell'associazione, preferisce non parlare di apertura di credito nei confronti del governo, ma i toni ed i contenuti con cui parla del nuovo esecutivo portano a quella conclusione.
'In passato abbiamo avuto troppe esperienze deludenti, anche sul fronte della pressione fiscale, che calava magari a livello nazionale, scaricandosi però a livello locale. Fatto sta che le tasse negli ultimi anni per noi sono aumentate, nonostante la crisi.
Ora controlleremo affinché Salvini e Di Maio mantengano le promesse'
La Presidente nazionale, in conferenza stampa insieme al Direttore Sindacale area Modena Fulgenzio Brevini, si mostra soddisfatta anche della relazione della Guardia di Finanza rispetto all'evasione fiscale. 'Finalmente qualcuno ha detto che il problema più grande non è quello degli scontrini. Le regole sono regole e siamo i primi a volerle rispettare ma la lotta alla grande evasione non è li. Siamo sicuri che una lotta forte all'evasione, alla contraffazione e all'abusivismo potrebbe fare recuperare quelle risorse necessarie per ridurre il debito pubblico'.
Da qui il riferimento alle regole e alla concorrenza: 'Il problema in questo paese non è la concorrenza, che per chi fa impresa è spesso motivo di crescita e di miglioramento, bensi di regole diverse. Non possiamo giocarcela se i nostri concorrenti giocano con regole diverse'
E il riferimento in questo caso è anche alla grande distribuzione commerciale il cui sviluppo - dice - 'deve essere compensato da investimenti a vantaggio del piccolo commercio'.
Alla domanda sul 'come', la Presidente Confesercenti riporta l'esempio di un progetto di legge regionale presentato in Liguria che prevede che una quota dell'espansione concessa alla grande distribuzione vada a finanziare consorzi di imprese del commercio per la riqualificazione dei territori e delle aree urbane in cui queste operano. 'Chi lo aveva presentato è stato nominato Viceministro nel nuovo governo. L'iter della legge si è arenato, ma presto ripartirà e siamo certi che sarà approvato'
Sul tema delle liberalizzazioni nel commercio 'il lavoro del Ministro Di Maio non deve ripartire da zero: esiste già una proposta legge di iniziativa popolare, promossa da Confesercenti e Cei con l’iniziativa “Liberaladomenica”.
Adesso è in cima alla lista delle proposte di legge ereditate dalla nuova legislatura: si può iniziare da qui. Le liberalizzazioni delle aperture delle attività commerciali, introdotte dal governo Monti avrebbero dovuto dare una spinta ai consumi, grazie all’aumento delle opportunità di acquisto per i consumatori. Ma che non sembra essersi trasformato in acquisti reali: nel 2017 le vendite del commercio al dettaglio sono state inferiori di oltre 5 miliardi di euro ai livelli del 2011, ultimo anno prima della liberalizzazione. Purtroppo, però, la deregulation ha spostato quote di mercato verso la grande distribuzione, contribuendo all’aumento dell’erosione del fatturato della gran parte dei piccoli esercizi, che hanno perso il 3% a favore della grande distribuzione: si tratta di circa 7 miliardi di euro di vendite travasate dai negozi alla GDO. Per questo Confesercenti ha lanciato, già nel novembre 2012, ‘Liberaladomenica’ una campagna per raccogliere le 50.000 firme necessarie per presentare una legge di iniziativa popolare che faccia tornare alle Regioni le competenze in materia di aperture. Le adesioni raccolte, alla fine, sono state 150.000, e la proposta è stata presentata alla Camera il 14 maggio 2013. Noi non chiediamo di stare chiusi sempre, ma di restare aperti solo quando e dove necessario. La nostra proposta prevede però di passare dalla deregulation totale ad un minimo di regolamentazione, ragionevole e assolutamente compatibile con le prassi europee e punta a correggere una distorsione. La liberalizzazione avrebbe dovuto rilanciare i consumi, ma gli unici effetti certi sono stati la compressione dei diritti di piccoli imprenditori e di lavoratori e lo spostamento di quote di mercato verso la grande distribuzione. La proposta di legge di iniziativa popolare “Liberaladomenica” attende in Parlamento: ci auguriamo che, dopo cinque anni, venga finalmente valutata”.
Patrizia De Luise ha poi preso parte all’assemblea provinciale dell’Associazione imprenditoriale Focalizzando poi l’attenzione sui temi cruciali per le piccole e medie imprese. Incontro che ha visto anche la partecipazione del vice sindaco di Modena Giampietro Cavazza, unitamente al Direttore provinciale di Confesercenti Modena, Marvj Rosselli e al Presidente provinciale dell’Associazione Mauro Rossi.
Gi.Ga.