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La frenata dell'economia europea continua a influire sull'economia modenese centrata sull'export. Per il terzo mese consecutivo, infatti, risulta in diminuzione l'andamento congiunturale delle previsioni occupazionali delle imprese territoriali. A dicembre si prevedono 3.710 assunzioni, con un calo del 23% rispetto a novembre, e anche il numero di imprese che dice di voler assumere scende proporzionalmente (-17,6%). Anche l'andamento tendenziale ricalca il trend negativo, con un calo pari al 13,1% rispetto a dicembre 2018.
Se anche a livello regionale si registra una decrescita molto marcata (-17%), arrivando a 20.500 ingressi, mentre nel totale nazionale la discesa si ferma al -5,6%, con 301.000 assunzioni, la variazione tendenziale modenese sul trimestre dicembre 2019- febbraio 2020 mostra un calo del 9,9%, con entrate totali pari a 16.430, di cui la maggior parte e' attesa in gennaio (7.900 ingressi).
La maggior parte di ingressi e' a tempo determinato (46%), seguita da quelli a tempo indeterminato (23%) e dall'apprendistato (17%). I contratti di somministrazione diminuiscono (valgono il 7%). Gli ingressi per settori economici vedono al primo posto sempre l'industria, che con 1.210 entrate raggiunge il 32,5% del totale, seguita a distanza dai servizi alle imprese (21,9%) e dal turismo (11,6%). Sono meno i servizi alle persone (10,2%) e gli ingressi nelle costruzioni (9,7%). Le imprese fino a 50 dipendenti, inoltre, costituiscono sempre la fascia che assume di piu' (60,6%). Tra l'altro, il titolo di studio piu' richiesto rimane il diploma (38%) seguito dalla qualifica professionale (35%) e dalla scuola dell'obbligo (15%). I laureati arrivano al 12% del totale, non oltre. Nel 29,8% dei casi sono preferiti i giovani fino a 29 anni, in generale difficolta' di reperimento rimane invariata (39,2%).
Redazione Pressa
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