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L’emergenza e la successiva crisi scaturita dalla pandemia da Covid-19 hanno spinto molte aziende del tessuto imprenditoriale italiano sulla strada della trasformazione digitale. La chiusura forzata dei negozi di prossimità conseguente al lockdown imposto per contenere la diffusione del contagio ha cambiato le abitudini dei consumatori.
Gran parte della popolazione si è rivolta all’acquisto di beni e servizi online in maniera sempre più frequente. In questo senso, è significativo il dato che emerge dal report Q1 Shopping Index di Salesforce: tra il 10 e il 20 marzo 2020, la spesa per i beni essenziali tramite e-commerce ha conosciuto una crescita esponenziale, facendo registrare un +200% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
È ormai chiaro che la diffusione e l’impiego di strumenti digitali rappresentino la migliore opportunità per sostenere e dare continuità all’attività aziendale.
Si tratta, tuttavia, di un’occasione che ancora deve essere colta e sfruttata da parte delle piccole e medie imprese del nostro Paese, che spesso manifestano ritardi nel processo di transizione verso un mondo e un’economia digitale. A questo proposito, l’accelerazione verso soluzioni più efficienti e produttive è stata favorita dall’introduzione dell’obbligo dell’e-fattura non solo nei confronti della Pubblica Amministrazione (b2g), ma anche dei privati (b2b) e dei consumatori finali (b2c).
Questo ha mosso numerose imprese ad adottare un software per la digitalizzazione della fattura elettronica. Fatture in Cloud, ad esempio, è un gestionale che consente di amministrare la fiscalità e la contabilità aziendale a 360°, offrendo un ottimo supporto ai professionisti e alle imprese.
Il successo ottenuto dalla fatturazione elettronica rappresenta tuttavia soltanto il primo passo verso una completa digital transformation delle PMI italiane, a cui si attribuisce il 60% circa delle transazioni b2b.
Se il fine è quello di sopravvivere e crescere nonostante la crisi, occorrerà allora colmare ulteriori “vuoti” digitali. Il 40% dei manager intervistati durante il periodo di quarantena da Adaci (associazione che da più di 50 anni si occupa di gestione logistica e supply management) ha precisato che per un’esperienza digitale più completa e una trasformazione agile più intelligente è necessario ripensare e ottimizzare la gestione della relazione con i fornitori.
Il passo importante che resta da compiere è in direzione dello sviluppo di piattaforme smart che consentano di informatizzare i rapporti con i partner del business e amministrare in maniera totalmente automatica i processi di acquisto.