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Levorato, Manutencoop: mondo Legacoop dirigista e ideologico

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La replica di Legacoop: quanto accaduto non ci fa piacere ma abbiamo le spalle larghe. Legacoop è un sistema aperto e tale rimarrà


Levorato, Manutencoop: mondo Legacoop dirigista e ideologico
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'Se siamo preoccupati per la perdita dei loro contributi e per i disagi di immagine? Sicuramente tutto questo non ci fa piacere, ma abbiamo le spalle larghe'.  
Sorride amaro ma cerca di guardare avanti Rita Ghedini, la numero uno di Legacoop Bologna che oggi ha riunito la stessa presidenza territoriale dell'associazione per consolidare una linea condivisa di fronte allo strappo Manutencoop. Dopo averla ribattezzata Rekeep, lo storico presidente Claudio Levorato ha formalizzato l'addio definendo il mondo Legacoop dirigista e ideologico. Senza Manuntencoop, colosso da quasi un miliardo di euro di fatturato e 472 soci, viene mancare a Legacoop attorno al mezzo milione di euro di contributi associativi su due anni (2017 e 2018, visto che i problemi sono cominciati l'anno scorso) ma Ghedini, cui il destino di Manutencoop non puo' non stare a cuore in ogni caso, non drammatizza.

'Siamo e saremo un sistema aperto. Levorato dice che siamo un'organizzazione autoreferenziale e che non c'e' stata discussione? Se avesse partecipato alle riunioni, forse avremmo discusso di piu'', segnala la presidente, che non condivide l'etichetta di 'eretico' applicata qua e la' a Levorato, sui giornali e non. In definitiva, in tutto questo, la presidente di Legacoop Bologna tiene in particolare a rivendicare la bonta' del modello cooperativo: 'Che sia un modello tra i piu' efficaci, in grado come abbiamo visto di resistere meglio alla crisi di questi anni, non lo diciamo solo noi ma fior di economisti. Poi, certo, e' un modello che va adeguato e approfondito, ma tutto e' possibile diciamo'.

'Prendiamo atto della decisione di Manutencoop di recedere da Legacoop, ma dissentiamo profondamente dalle ragioni di merito che hanno portato a motivazione della delibera di recesso.

Al contrario di quanto dichiarato dal presidente di Manutencoop, riteniamo che il modello cooperativo sia tra i piu' efficaci per affrontare le sfide del mercato, perseguendo gli obiettivi di uno sviluppo sostenibile. Le imprese cooperative, anche durante la crisi, hanno accresciuto il numero di occupati, potenziato la propria presenza nei settori strategici, sostenuto la nuova imprenditorialita' in settori emergenti e in territori a basso tasso di sviluppo. Questi sono dati incontrovertibili'. Legacoop risponde cosi' alle stoccate di Claudio Levorato, presidente da oltre 30 anni di Manutencoop ora diventata 'Rekeep', che in questi giorni ha annunciato il recesso del colosso delle pulizie (deliberato dall'assemblea dei soci di Manutencoop societa' cooperativa, che controlla Manutencoop Facility management spa) dalla storica associazione delle coop 'rosse' definendola dirigistica e ideologica. Tra i motivi della rottura, come emerso, il 'niet' a Levorato a proposito della richiesta di liberarsi delle azioni Unipol, un presunto giustizialismo dell'associazione di fronte ai casi giudiziari che hanno coinvolto vari cooperatori nel recente passato, una mancanza di visione generale che il numero uno Manutencoop contesta alla lega delle cooperative non da oggi. Ebbene, questa mattina la presidenza di Legacoop Bologna si e' riunita proprio per discutere la decisione di Manutencoop, sono stati invitati ai lavori il presidente nazionale Legacoop Mauro Lusetti, Giovanni Monti presidente di Legacoop Emilia-Romagna e Alberto Armuzzi, presidente regionale di Legacoop Produzione e Servizi.

Tutti insieme continuano nella replica a Levorato: 'Attraverso gli strumenti finanziari di sistema e grazie alla disponibilita' solidale delle sue imprese, la cooperazione e' riuscita a limitare gli effetti della crisi, sia sui soci lavoratori che sui soci prestatori. A questi strumenti ha avuto accesso nel corso del tempo anche Manutencoop'. Tuttavia, per lo sviluppo della propria attivita', 'Manutencoop ha scelto una strada simile a quella di molte altre cooperative, come testimoniato dal numero crescente di spa a controllo cooperativo e dalla loro rilevanza imprenditoriale ed economica'. E in questo modello 'non c'e' nulla che sia stato bollato come eretico', e' la precisazione di fronte al discusso profilo di Levorato rispetto alla galassia cooperativa. Posto pero' che 'le relazioni tra Legacoop e le cooperative aderenti sono regolate dai principi di responsabilita', reciprocita' e partecipazione', questo implica 'l'impegno di tutti ad utilizzare le sedi di confronto in maniera attiva', richiama Legacoop. Che continua e rincara: 'Purtroppo, da tempo i rappresentanti di Manutencoop hanno rinunciato a partecipare agli organi e alle sedi di confronto di Legacoop, privilegiando l'uso dei media per esternare il proprio pensiero sul mondo cooperativo. Legacoop ribadisce la propria autonomia e quella delle imprese associate. E' necessario tuttavia ricordare che tale autonomia richiede un surplus di responsabilita' da parte di tutti i dirigenti'. In sostanza, posto che 'Legacoop e' un sistema aperto e tale rimarra'', i suoi dirigenti concludono: 'Saremo sempre a disposizione dei soci cooperatori e delle imprese che oggi o nel corso del tempo decideranno di dialogare con la propria associazione di riferimento. Abbiamo a cuore il destino delle imprese cooperative, ci sentiamo responsabili nei confronti di soci, dipendenti e generazioni future'.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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